«Mi ha colpito subito – racconta Marco l’edicolante al Caffè -. Era un ragazzo giovane che non avevo mai visto. Non aveva le sembianze di un senzatetto o qualcosa del genere, ma che fosse in stato confusionale era chiaro. Insisteva nel volermi lasciare i soldi che avrei dovuto consegnare a una donna più tardi. Ho faticato a convincerlo che non potevo prenderli. Il tutto davanti ai clienti dell’edicola. Quando poi, gettando i soldi sulla cassa si è diretto verso i binari pronunciando la frase “Tra un po’ capirai tutto”, mi si è accesa una lampadina e ho subito chiamato mio fratello Davide che era lì fuori per seguirlo e non lasciarlo solo». Un’intuizione che si è rivelata azzeccata. «Sì. Mio fratello lo ha abbracciato cercando di distrarlo, parlando del più e del meno senza voler sembrare troppo invadente. Abbiamo però avvisato il capotreno affinché fermasse le eventuali corse in transito e insieme anche a un addetto delle pulizie della stazione abbiamo chiamato la Polizia. Gli agenti del 113 sono arrivati subito confermando successivamente che l’uomo effettivamente aveva l’intenzione di farla finita». Da quanto si apprende, il ragazzo non è tornato in stazione per “ringraziare” l’edicolante.
Una storia, dunque, con un lieto fine solo grazie a quell’attimo di attenzione in più prestato ad uno dei tanti clienti che fanno avanti e indietro ogni giorno alla stazione di Latina. «La sensazione del giorno dopo? Mi sento soddisfatto – commenta Marco -. Purtroppo devo dire che in venti anni di gestione dell’edicola alla stazione, io e mio fratello ne abbiamo viste e sentite di tutti i colori. Forse anche grazie alla triste esperienza maturata abbiamo avuto l’intuizione giusta per evitare che si consumasse un dramma. Al contrario, penso che se non avessi avuto la percezione di quello che stava per succedere e l’uomo l’avesse fatta finita, oggi mi sarei sentito tremendamente in colpa, me lo sarei sentito sulla coscienza per sempre».