L’ordinanza del sindaco prevede multe di 100 euro nei confronti degli esercizi commerciali, siti in quelle vie, scoperti a vendere bevande alcoliche fuori dall’orario consentito, e di 200 euro a chi venisse sorpreso a consumare e lasciare per terra bottiglie e bicchieri. A nulla è valsa la chiusura di un negozio di alimentari in via del Parco: alcuni mesi fa il gestore si è visto affiggere i sigilli alla sua attività, su ordinanza della Questura di Roma, in applicazione all’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza che consente la sospensione della licenza anche nelle ipotesi in cui l’esercizio costituisca un “pericolo” per la “moralità pubblica e il buon costume”. Recentemente, sempre nella stessa zona, è stato effettuato anche un arresto. Nonostante l’area sia stata segnalata più volte alle autorità dai residenti, ad oggi continua a essere oggetto di degrado e delinquenza. Alcolisti “anonimi” durante le ore di divieto continuano a fare i loro comodi, bevendo, spacciando, urlando e arrivando ad urinare davanti alle case del vicinato. È bene ricordare che l’ordinanza anti alcol segue un altro provvedimento del sindaco Savarese, emanato sempre nel tentativo di limitare i fenomeni di degrado urbano. Le azioni proibite sono molte: si va dall’abbandono di rifiuti alla pubblicità abusiva, dal bivacco agli schiamazzi, dall’utilizzo delle fontanelle pubbliche come rubinetti personali all’accattonaggio. Provvedimenti che a quanto pare nessuno rispetta.
«In via del Parco e via Tanaro – dichiara un residente – gruppi di stranieri e italiani si ubriacano e vengono a fare i bisogni davanti alle case. Strillano, urlano, buttano le bottiglie per terra. Abbiamo chiamato più volte la polizia, ma tutto ciò che avevamo denunciato sta ritornando. Le forze dell’ordine non si vedono, qui abitano famiglie con bambini, abbiamo paura perché questi personaggi sono pure abbastanza aggressivi».
«Il degrado ad Ardea, oltre che nelle strade meno trafficate, è presente anche in alcune vie più centrali, in prossimità di scuole, negozi, centri commerciali – afferma il personale della Guardia Nazionale Ambientale – qui, facendo riferimento a via del Parco, il degrado è dovuto oltre alla presenza di rifiuti abbandonati, a ridosso del parco Rielansingen ormai chiuso al pubblico e in stato di abbandono da anni, è dovuto anche alla presenza di personaggi al limite dell’emarginazione sociale, dediti all’alcolismo e alla microcriminalità. Soprattutto nelle ore serali è facile assistere a litigi tra persone ubriache, ciò nonostante i numerosi interventi delle forze dell’ordine». «È necessario, a nostro avviso – conclude il personale della pattuglia della G. N. A. – che le autorità competenti intervengano in maniera decisiva, una volta per tutte, per porre fine a questo fenomeno che umilia la città di Ardea e i cittadini che vivono nella legalità».