Il sodalizio criminale, organizzato in forma imprenditoriale, monitorato dai finanzieri del Gruppo di Fiumicino, produceva tutte le “parti di prodotto” (etichette, bottoni, lampo, fibbie e pendagli) le quali venivano applicate sui capi ed accessori di abbigliamento che, una volta ultimati, erano venduti al dettaglio all’interno del cosiddetto “mercato parallelo” su gran parte del territorio nazionale in particolare nel Lazio, Lombardia, Campania e Abruzzo.
Gli articoli venivano contraffatti grazie all’utilizzo di macchinari professionali con all’interno matrici in grado di imprimere marchi con le stesse caratteristiche dei modelli originali, tanto da ingannare anche i consumatori dall’occhio più esperto.
Le Fiamme Gialle di Fiumicino hanno sequestrato oltre 1.500.000 di pezzi tra capi di abbigliamento e materiale necessario per il confezionamento, 5 macchinari e plotter e 25 cliché in ferro riproducenti, tra gli altri, i marchi Gucci, Adidas, Nike, Louis Vuitton, Michael Kors, evitando così che l’illecita merce potesse invadere il mercato nero nazionale.