È un fiume in piena l’inchiesta della Procura di Roma su Ama, la municipalizzata dei rifiuti della città eterna, ed ora è arrivata a sfiorare anche i vertici del Campidoglio. Nel fascicolo che ipotizza il reato di tentata concussione, i magistrati romani hanno iscritto i primi nomi nel registro degli indagati. E, tra coloro che rischiano il coinvolgimento nell’indagine, c’è anche un nome pesante: Franco Giampaoletti, direttore generale del Campidoglio. Il nome di Giampaoletti è rimbalzato nei giorni scorsi dopo le audizioni dell’ex amministratore delegato e presidente di Ama, Lorenzo Bagnacani e dell’ex assessore all’Ambiente, Pinuccia Montanari. Al centro dell’inchiesta della Guardia di Finanza, coordinata dall’aggiunto Paolo Ielo e dai pm Luigia Spinelli e Claudia Terracina, la querelle sul bilancio del 2017 in particolare il credito da 18 milioni che balla tra la municipalizzata dei rifiuti e il Comune di Roma, relativo ai servizi cimiteriali. L’inchiesta della Guardia di Finanza, coordinata dai pm romani, è partita qualche settimana fa dopo la denuncia dell’ex ad Bagnacani. Ma negli ultimi giorni l’indagine è entrata nel vivo e i finanzieri nel più stretto riserbo stanno portando avanti gli accertamenti volti a ricostruire il cambio di rotta avvenuto in Ama dopo la bocciatura del bilancio da parte del collegio sindacale. Per questo nell’ultima settimana oltre a Bagnacani è stata sentita anche per due volte l’ex assessore, Montanari.
20/02/2019