L’operazione costituisce l’esito di un’articolata attività di indagine avviata alla fine del 2017 sul Centro di Raccolta AMA di Mostacciano dalla polizia locale di Roma Capitale, anche a seguito di alcune segnalazioni su presunte irregolarità. L’indagine, successivamente sviluppata con i carabinieri della Sezione di polizia giudiziaria di Roma e quelli Forestali di Roma e Latina, coordinati dalla Procura della Repubblica, ha consentito di porre fine ad una vera e propria attività continuativa ed organizzata per il traffico illecito di rifiuti.
Le attività tecniche condotte, i riscontri sul campo e i mirati controlli eseguiti hanno consentito di ricostruire un’intera filiera illegale per la gestione di rifiuti metallici, speciali ed urbani, che aveva come fulcro il CDR di Mostacciano. In particolare è stato accertato che tre dipendenti AMA, dietro il pagamento di denaro, in violazione degli obblighi derivanti dalla normativa di settore, sistematicamente consentivano a soggetti non aventi titolo – per lo più ditte commerciali, edili e artigiane – di conferire illecitamente nel CDR rifiuti provenienti da attività produttive, così evitando loro di sostenere i costi dovuti per lo smaltimento, che andavano in tal modo a gravare sulla collettività. Nei confronti delle ditte identificate si è proceduto al sequestro preventivo dei mezzi impiegati per gli illeciti conferimenti.
A margine di questa attività, le indagini hanno altresì evidenziato come – di contro – i rifiuti aventi un valore commerciale, quali quelli metallici, le apparecchiature elettriche ed elettroniche (cd RAEE), le batterie di autovetture etc. venivano invece sottratti dal CDR e rivenduti in proprio a centri rottami specializzati che li ricevevano illecitamente. Di tale condotta devono rispondere sia gli stessi tre dipendenti AMA (a cui è per tali condotte è infatti contestato il peculato), che una famiglia di etnia rom i cui componenti, con la compiacenza e la tolleranza dei medesimi tre operai AMA, abitualmente si introducevano all’interno del CDR di Mostacciano per sottrarre tal genere di rifiuti che provvedevano a monetizzare presso il “Centro rottami srl” di Cisterna di Latina. Nell’arco di 18 mesi sono stati stimati 208 conferimenti che hanno fruttato un importo di circa 52.000 euro.