L’Esercito esprime “profondo sdegno e condanna”, dopo aver appreso dell’adozione di misure cautelari nei confronti del militare da parte del tribunale di Velletri su delega della Procura della Repubblica. “Il militare coinvolto si è macchiato, laddove le attività di indagine lo confermassero, di un comportamento riprovevole, immorale e inaccettabile, ancor più aggravato per uomini e donne che indossano l’uniforme e rappresentano lo Stato. Confermando totale disapprovazione e pieno rigore nel perseguire i comportamenti che violano i principi e i valori su cui si fonda l’Istituzione e assicurando la massima collaborazione e trasparenza con gli organi inquirenti, l’Esercito ha già avviato tutte le procedure per l’immediata sospensione del militare dal servizio”. Questo isolato avvenimento “viola l’etica militare, e lede fortemente la dignità e l’onore di tutto il personale dell’Esercito che, invece, con profonda onestà, professionalità, e spirito di sacrificio, quotidianamente svolge il proprio dovere”, conclude una nota del ministero della Difesa-Stato Maggiore dell’Esercito.
Il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli, ha espresso, a nome suo e di tutti appartenenti alle Forze Armate, “la piena vicinanza e la solidarietà alla giovane che ha denunciato le violenze”.
“Qualunque militare si macchiasse di tali comportamenti riprovevoli – ha sottolineato il Generale Vecciarelli – violerebbe anche l’etica militare, nonché la dignità e l’onore di tutto il personale con le stellette che quotidianamente con profonda onestà, senso del dovere e vicinanza alla collettività svolge il proprio dovere”.
“In questi casi – conclude il Capo di Stato Maggiore della Difesa – le Forze Armate agiranno sempre in maniera ferma, rigorosa e severa al fianco della magistratura nell’accertamento delle responsabilità e prendendo gli adeguati provvedimenti nei confronti degli interessati”.