Nel primo caso, a collaborare alle indagini sono stati gli agenti del commissariato Fidene Serpentara, che sono intervenuti in via Giolitti verso le 5 di mattina, a seguito della segnalazione della rapina di un cellulare effettuata da uno straniero che, per impossessarsi del telefono, aveva malmenato la giovane vittima. La immediata visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza di un esercizio commerciale ha permesso di identificare il giovane: si tratta di un 18enne egiziano, che è stato rintracciato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto per rapina.
Gli agenti del commissariato Viminale hanno inoltre indagato su un altro episodio, avvenuto nel pomeriggio. Anche in questo caso la vittima era stata rapinata del cellulare, oltre che del portafoglio, riportando lesioni guaribili in 15 giorni. Le descrizioni fornite dal rapinato e la visione delle immagini fornite dalle telecamere di sorveglianza hanno permesso di individuare il responsabile: un 31enne algerino rintracciato nei pressi e sottoposto a fermo. Anche per lui, al termine delle indagini, si sono aperte le porte di Regina Coeli.