Accusato di essere responsabile della morte di un suo operaio, durante i lavori all’interno di un’abitazione alle porte del capoluogo pontino, un imprenditore è stato rinviato a giudizio. Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Mario La Rosa, ha disposto un processo per Elio Rinaldi, che dovrà rispondere così dell’accusa di omicidio colposo. Il dramma, una delle troppe tragedie che si verificano sui luoghi di lavoro, si consumò il 27 maggio 2016. Bruno Marchetti, 56 anni, sposato e padre di due figli, stava lavorando alla sistemazione di una piscina, nel giardino di una casa di via Capograssa, a Borgo San Michele, per conto della società edile Rinaldi Costruzioni. A un tratto l’operaio precipitò all’interno della vasca, che per i lavori era vuota, battendo con violenza la testa. Un volo di circa cinque metri. Il 56enne venne subito ricoverato e operato all’ospedale Goretti, ma il trauma si rivelò troppo grave. Il lavoratore perse quindi la vita dopo quattro giorni d’agonia all’interno del reparto di rianimazione. Una tragedia di cui è stato ritenuto responsabile il datore di lavoro, indagato e ora rinviato a giudizio. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile tramite l’avvocato Lucio Teson e il processo a Elio Rinaldi, difeso dall’avvocato Domenico Oropallo, inizierà il prossimo 5 giugno davanti al giudice del Tribunale di Latina, Simona Sergio.
09/02/2019