Il Tribunale Penale di Roma ha infatti deciso di rinviare a giudizio per bancarotta fraudolenta aggravata diversi ex amministratori delle società Aser e Tributi Italia, colpevoli secondo il GIP di aver architettato un sistema di finte consulenze per poter accedere ad ingenti somme, frutto della riscossione dei tributi in diversi Comuni d’Italia.
Già nel 2012 e nel 2013, con due sentenze oggi definitive, la Corte dei Conti aveva condannato le due società, quantificando il danno nei confronti del Comune di Aprilia in 45 milioni di euro.
L’amministrazione comunale apriliana ha deciso di costituirsi parte civile, così da far valere anche in sede penale la richiesta di risarcimento avanzata nei confronti delle due aziende e dei loro amministratori.
«Abbiamo ricevuto qualche giorno fa la comunicazione da parte del Tribunale Penale di Roma – commenta sindaco Antonio Terra – e abbiamo subito dato mandato ai legali del Comune di procedere con la costituzione come parte civile. La vicenda Aser rappresenta una delle pagine più brutte e gravi della storia di Aprilia, le cui conseguenze ancora oggi vengono pagate dalla nostra città. Basti pensare a quante opere, quante iniziative o a che tipo di manutenzione avremmo potuto assicurare ad Aprilia se avessimo ancora a disposizione i 45 milioni di euro sottratti indebitamente al nostro Comune».