È stato approvato nei giorni scorsi dalla Giunta 5Stelle il Bilancio stabilmente riequilibrato del Comune di Ardea, per il triennio 2018-2020. Si tratta del primo atto fondamentale che segue alla dichiarazione di dissesto finanziario, decisa dall’Amministrazione Savarese nel dicembre del 2017, e che contiene proprio i “correttivi” che il Comune intende mettere in atto per uscire dalla situazione di default. Dopo il passaggio in Giunta, per essere effettivo il Bilancio dovrà essere approvato in Consiglio comunale, che è stato convocato per il 19 febbraio prossimo.
PAROLA CHIAVE: PROGRAMMAZIONE – «Il concetto su cui si fonda il bilancio stabilmente riequilibrato 2018-2020 è “Programmazione”: la cosa di cui abbiamo più bisogno; un rinnovamento radicale del modo di pensare e fare la politica. Il nostro paese invecchia e si impoverisce rapidamente e non possiamo più pensare solo all’immediatezza delle cose, c’è bisogno di pensare al futuro, a come sarà Ardea tra dieci, vent’anni anni e progettare oggi significa garantire ai nostri figli un domani». Sono queste le parole con cui il sindaco di Ardea, Mario Savarese, ha voluto presentare i documenti del bilancio stilando un’introduzione programmatica.
ALCUNE CIFRE DEL BILANCIO – In questo triennio la parte del leone la faranno, chiaramente, i tributi. Solo nel 2019, infatti, l’Amministrazione comunale prevede di incassare oltre 27 milioni di euro tra aliquote Imu, Tasi, Tari, addizionale Irpef e Tosap. Imposte comunali che, per legge, nel Comune ardeatino sono state elevate al massimo possibile. «Grande attenzione è stata posta all’aumento delle entrate strutturali – ha scritto il sindaco – senza le quali sarà impossibile assegnare una congrua quota alla manutenzione, alla cura ed alla salvaguardia del territorio». Per quanto riguarda le spese, tralasciando il pagamento degli stipendi del personale, ben otto milioni di euro solo per il 2019 sono stati stanziati per il servizio di igiene urbana e raccolta dei rifiuti. La razionalizzazione della spesa e l’efficientamento delle attività passerà, secondo il Movimento 5 Stelle, anche dall’unificazione degli uffici comunali in un’unica sede. Una scelta con cui l’Amministrazione vuole garantire anche una migliore qualità dei servizi al cittadino, stimolando allo stesso tempo l’informatizzazione delle procedure.
Un’attenzione particolare, infine, è stata riservata al settore dei Servizi sociali: «Si è voluto lanciare un segnale forte – commenta Savarese – uscendo dalle incertezze che hanno caratterizzato questo settore negli ultimi mesi e inserendo strutturalmente, nel triennio, il finanziamento per il servizio educativo culturale e per i trasporti».
CAPITOLO SALZARE – È affidata alle parole del sindaco la posizione della Giunta sull’annosa questione dei 706 ettari delle Salzare. «Questa Amministrazione – scrive Savarese – ha deciso di farsi carico dell’annoso problema della grossa emergenza sociale insistente nella località Le Salzare, assumendosi dei rischi ma con la ferma convinzione che sia giunto il tempo di far chiarezza, istituendo regole certe sulla complessa situazione dei 706 ettari, la cui regolarizzazione consentirà anch’essa di riequilibrare non solo il criterio di giustizia sociale, che deve sottendere al pagamento dei tributi da parte dei cittadini, ma anche di individuare finalmente strumenti urbanistici di regolazione del territorio che siano realmente organici, complessivi e con una chiara vocazione».
«LA STRADA È QUELLA GIUSTA» – «Questi mesi sono stati intensi – conclude il sindaco – abbiamo compiuto scelte sofferte ma convinte e di grande responsabilità, abbiamo lavorato a testa bassa sulle continue emergenze senza mai accantonare la visione di medio e lungo periodo che ab origine ha caratterizzato la nostra idea di governo della città ed oggi, che gli eventi stanno dimostrando che la strada scelta è quella giusta, presentiamo il bilancio del prossimi tre anni con lo stesso stato d’animo che ci ha convinti a chiedere il voto ai cittadini ma con in più la ferma convinzione che questa sia una grande ed imperdibile occasione che la nostra città non può perdere». «L’incertezza del contesto non può rappresentare un alibi all’immobilismo, anche se definire un orizzonte strategico è stato compito decisamente arduo».