Volano gli stracci in IX Municipio tra il consigliere pentastellato Paolo Barros e la sua maggioranza, con l’Amministrazione targata Dario D’Innocenti che (dopo lo strappo del settembre scorso sull’elezione del Vicepresidente Vicario) si è trovata a dover fronteggiare l’ennesima grana tutta interna ai Cinque Stelle. Le critiche pubbliche che Barros aveva espresso al Movimento con il quale è stato eletto dopo l’approvazione del decreto sicurezza ed il suo endorsement al sindaco di Napoli De Magistris hanno avuto come prima conseguenza la sua rimozione d’ufficio dalla commissione scuola, (con la quale stava portando avanti diversi progetti) e il successivo spostamento in quella ai lavori pubblici, una commissione per la quale il consigliere ha dichiarato di non aver nessuna competenza ma che secondo i soliti ben informati sarebbe anche quella “dove non potrebbe far danni qualora decidesse di passare ad un altro gruppo politico”.
“Non mi farò intimidire” – Il provvedimento è stato protocollato dal capogruppo dei 5 Stelle Vincenzo Maisano l’11 Gennaio scorso e ha colto di sorpresa il diretto interessato. “Voglio testimoniare la violenza che ho subito prima di tutto come uomo e come rappresentante dell’M5S, l’atto intimidatorio eseguito dal Capogruppo Vincenzo Maisano (che interpellato dal Caffè ha dichiarato di voler parlare con Barros prima di rilasciare dichiarazioni ufficiali) è intollerabile”. “Non mi farò intimidire da questo atto – ha proseguito – che seppur previsto da un regolamento miope non è certo previsto nel regolamento e nella morale che appartiene ai 5Stelle e che sono certo appartiene a tutti i partiti politici. Sono stato allontanato dalla commissione scuola, sport e cultura, proprio quella scuola che è la mia passione ed il mio lavoro che con impegno porto ogni giorno avanti con i miei ragazzi diversamente abili”.
La richiesta d’intervento di Luigi Di Maio – “Queste mie dichiarazioni – ha puntualizzato Paolo Barros – valgono come richiesta di intervento del garante dei principi del Movimento 5 Stelle a livello nazionale Luigi Di Maio perché intervenga per riportare giustizia in una situazione che non rappresenta il Movimento”.
L’appoggio della presidente Tallarico – L’allontanamento di Barros dalla commissione Scuola è suonato come un fulmine a ciel sereno anche per la presidente Alessandra Tallarico che, assolutamente contrariata dal modus operandi, “nessuno mi ha detto nulla e non capisco perché sia stata allontanata una persona che stava lavorando bene” ha protocollato un’istanza di accesso formale ai documenti amministrativi “al fine di conoscere quanto accaduto a mia totale insaputa”.