Sono stati i dipendenti della Banca ad accorgersi in tempo che i rapporti di lavoro, presentati dai clienti, erano fittizi e sono riusciti a bloccare l’erogazione di somme pari a 890mila euro.
Nei guai oltre all’agente E.T.B., 48 anni, di Roma, sono finiti anche i falsi dipendenti: E.B., 48 anni, di Frosinone, sottoscrittore del mutuo ipotecario di 141mila e 805 euro; P.F., 65 anni, di Roma, sottoscrittore del mutuo ipotecario di 71mila euro; M.D.A., 50 anni, di Pomezia, firmatario di un mutuo ipotecario di 197mila; N.F., 32 anni, di Marino, sottoscrittore del mutuo ipotecario di 144mila euro; G.P., 27 anni, di Alatri, sottoscrittore del mutuo ipotecario di 98mila euro; M.P., 52 anni, di Nettuno, sottoscrittore del mutuo ipotecario di 145mila euro il quale aveva dichiarato di essere un dipendente del Ministero delle Economie e delle Finanze; C.S., 25 anni, di Roma, sottoscrittore del mutuo ipotecario di 91mila euro.
Gli indagati avrebbero prodotto e consegnato alla Direzione Generale della Banca, documentazione falsa in cui venivano riportati rapporti di lavoro con società e amministrazioni in realtà inesistenti: i dipendenti della filiale non si sono fatti abbindolare bloccando l’erogazione di mutui pari a 890mila euro, effettuando delle apposite verifiche a cascata sulle richieste. E proprio per la somma consistente a tutti gli indagati viene contestata l’aggravante di aver tentato di cagionare alla persona offesa un danno di rilevante entità; al solo agente, invece, l’aggravante di aver commesso il fatto con abuso di prestazione d’opera.
(fonte: corrieresalentino.it)