Altre grane sul fronte dell’urbanistica a Cori. I carabinieri del Nipaf di Latina hanno iniziato a indagare sul permesso rilasciato per gli alloggi ricavati all’interno del parcheggio di piazza Romana e l’attuale responsabile dell’urbanistica comunale, l’ing. Luca Cerbara, ha avviato il procedimento per emettere un’ordinanza di demolizione delle opere edilizie ritenute abusive e il ripristino dello stato dei luoghi a carico dell’amministratrice della Valentina srl, la società che anni addietro acquistò l’autorimessa dallo stesso Comune di Cori. Dopo alcune indagini, già il 13 ottobre 2010 il Comune aveva emesso un ordine di abbattimento per gli abusi relativi alla mutata destinazione d’uso dei locali a servizio dei parcheggio, che da depositi sarebbero stati trasformati in alloggi. Tre anni prima la Valentina srl aveva chiesto un permesso a costruire per il frazionamento dell’unità immobiliare e la realizzazione di dieci box auto, confermando che gli altri locali non erano altro che magazzini. Dopo l’ordinanza di demolizione, il Comune respinse quindi un’istanza presentata dalla società per l’accertamento di conformità del cambio di destinazione d’uso di quegli spazi. Particolari che sembravano provato, senza troppi dubbi, l’abuso commesso. Il Tribunale di Latina, nel 2014, non riscontrando il cambio di destinazione d’uso, assolse l’amministratrice della società. Quest’ultima presentò a quel punto una nuova istanza al Comune per ottenere il permesso a costruire. Un passaggio che per l’attuale responsabile dell’urbanistica prova l’avvenuto “abusivo cambio di destinazione d’uso”. E il 21 dicembre 2016 la ex responsabile dell’urbanistica rilasciò il permesso a costruire “in accertamento di conformità”. Tale permesso, oggetto tra l’altro di indagini in corso, è ora bollato dall’ing. Cerbara come “illegittimo”, specificando che in base al vecchio Prg l’immobile era destinato a parcheggio e con il nuovo Prg, in una zona come quella del centro storico, tutelata da vincolo paesaggistico, i locali trasformati in alloggi non rispettano comunque le misure minime e vi è stato pure un aumento di cubatura. “Il permesso rilasciato è da ritenersi illegittimo”, si legge nell’atto con cui è stato avviato il procedimento per emettere un nuovo ordine di demolizione, evidenziando che manca la “doppia conformità”. Un provvedimento inviato, oltre che all’amministratrice della Valentina srl, alla Regione Lazio, alla Procura della Repubblica di Latina, alla Prefettura e alla polizia locale.
10/01/2019