“Dopo il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e quello di Napoli, Luigi de Magistris, una serie di primi cittadini hanno preso parte a quello che è a tutti gli effetti una violazione ad una legge firmata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Una presa di posizione che per molti è un impegno sul tema dell’accoglienza, per altri invece è solo un intervento spot. Come ad esempio il nostro primo cittadino Adriano Zuccalà che in un’intervista al Corriere contesta fermamente la legge Salvini per poi ritrattare e dichiarare di non averla neppure letta”.
“Insomma, caro sindaco – continua la nota di Vettraino, con i consiglieri comunali leghisti Pagliuso e Pinna – parlare per partito preso non è certo segno di responsabilità, soprattutto nei confronti dei cittadini che si aspettano decisioni così importanti dopo un’attenta valutazione delle conseguenze. Se vuole, magari, possiamo fissare un incontro in modo da poterle chiarire, una volta per tutti, i poteri che conferisce ad un primo cittadino la legge Salvini su immigrazione e sicurezza”.