A POMEZIA LA “FEBBRE DEL GIOCO” – Oltre 106 milioni di euro sono stati spesi in giocate a Pomezia nell’anno 2017, e ne sono stati vinti 81,43. Uno “scarto” di 24,63 milioni di euro, che finiscono tutti nelle tasche dello Stato. Pomezia è al 35° posto per le giocate pro-capite tra i 130 Comuni italiani con una popolazione compresa tra i 50mila e i 200mila residenti. Quasi 36 milioni di euro sono stati giocati solo alle slot AWP; 31,78 alle macchinette VLT; poco più di 15 milioni alle lotterie istantanee; intorno ai 9 milioni di euro al Lotto; il resto se ne è andato tra scommesse virtuali o in agenzia, superenalotto e altri generi di giocate.
ARDEA, PIÙ POVERA, “AZZARDA” MENO – La città di Ardea, con una popolazione di poco inferiore a 50mila abitanti e un reddito pro-capite pari a 17.422,98 euro (più di mille euro in meno rispetto alla vicina Pomezia), risulta aver speso nel 2017 meno della metà di Pomezia per quanto riguarda i giochi con vincite in denaro.
41,10 milioni di euro è la cifra totale stimata dall’inchiesta “Italia delle Slot” (con vincite per 29,45 milioni e uno scarto di 11,65 milioni). Su ogni cittadino di Ardea grava una spesa media pro-capite di 827 euro in giochi e slot machine.