I cittadini di Campoleone Scalo stanchi delle promesse elettorali non mantenute riguardo la depurazione delle acque reflue della borgata, hanno costituito spontaneamente il comitato “Pro-Campoleone” per cercare di interessare sia l’amministrazione comunale, sia il gestore che cura l’acquedotto di Campoleone, ovvero Acqualatina; il primo perchè esattore dei contribuenti, il secondo perchè gestore del servizio idrico integrato.
«Da quando si è costituito il comitato nell’ottobre del 2016, si sono susseguiti diversi incontri – spiega il presidente Giuseppe Sette –. Qualcosa si è mosso a livello di “attenzione” da parte dell’amministrazione comunale di Aprilia, ma le responsabilità sono, a nostro parere, di ambedue gli enti preposti, e finora il nostro interlocutore è stato solo il comune di Aprilia mentre Acqualatina non ha mai dato un cenno di risposta alle nostre richieste di incontro».
«Nell’ultima assemblea tenutasi nel teatro parrocchiale di Campoleone, messo a disposizione dal parroco, ha partecipato il neo assessore ai lavori pubblici del comune di Aprilia Luana Caporaso che, illustrandoci i molteplici problemi dell’amministrazione comunale, ha recepito le nostre richieste ed essendo la responsabile del settore, nonchè nata e residente nella nostra borgata, ha mostrato buone prospettive per risolvere la situazione. Nel corso dell’incontro ci ha confortato spiegando che a seguito di alcune riunioni tenutesi con i funzionari di Acqualatina, si è stabilito, di comune accordo, la costituzione di tavoli tecnici per trovare la miglior soluzione possibile alle esigenze della borgata di Campoleone e delle altre borgate che si trovano più o meno nelle stesse condizioni».