Altre 254mila tonnellate l’anno di rifiuti a Pomezia, a qualche centinaio di metri da un asilo nido, da un ospizio per anziani e diverse abitazioni. Una quantità record, mai vista prima tutta insieme in simili progetti da queste parti. Ma senza tutti i passaggi di legge. In particolare evitando il vaglio della VIA, la Valutazione d’impatto ambientale richiesta dalla legge. È la nuova mega-operazione autorizzata dalla Città Metropolitana, con determinazione dirigenziale firmata il 4 ottobre 2017. In gergo, il provvedimento si chiama A.U.A, autorizzazione unica ambientale. Nel giorno del Santo della Natura, Francesco di Assisi, l’ok al progetto con procedura semplificata è firmato dall’ing. Paola Camuccio, dirigente del servizio procedimenti integrati dell’ex Provincia, oggi presieduta dalla Sindaca capitolina Raggi. Il progetto è stato presentato dalla InterEco Servizi Srl.
LA REGIONE VUOLE VEDERCI CHIARO
La notizia non era trapelata finora e Il Caffè può documentarla. Ma dopo oltre un anno, arriva adesso una importante e nuova notizia: la Regione Lazio ha messo un filtro all’operazione. “L’impianto eÌ€ stato autorizzato da A.U.A. provinciale del 04/10/2017 posteriormente dall’entrata in vigore del predetto decreto n. 52/2015 secondo cui la procedura di verifica ex art.19 (del codice ambientale, ndr) doveva giaÌ€ essere esperita nell’ambito dell’A.U.A. medesima”. Così scrive l’ing. Flaminia Tosini, Direttore della direzione regionale politiche ambientali e ciclo dei rifiuti. Un bel rimbrotto all’Ente metropolitano, per una “svista” davvero rimarchevole. E così dal 6 dicembre scorso, la stessa dirigente regionale ha deciso che il progetto deve passare per il rigoroso vaglio della Valutazione d’impatto ambientale presso la Regione stessa.
QUANTITATIVI RECORD
L’impianto in questione prevede una quantità enorme di rifiuti, tutti classificati “non pericolosi”. Oltre 254 mila tonnellate l’anno, di cui più di 206mila per la messa in riserva, cioè da stoccare, e 48mila per riciclo e recupero. Le tonnellate di materiali che la InterEco Servizi vuole portare e lavorare a Pomezia costituisce un record per quest’area e non solo. Supera persino le 240mila tonnellate annue previste per il ‘bio’gas più grande d’Europa, proposto da Manlio Cerroni & co. a 200 metri dal confine di Pomezia nord, in località Solforatella, nel silenzio totale della stessa Città Metropolitana guidata dalla sindaca di Roma. Ma supera anche le 240mila tonnellate previste per l’abortito inceneritore di Albano, a pochi metri dal confine con Ardea e Pomezia, sempre targato Cerroni e abortito sotto la grandine di proteste popolari.
I MATERIALI
Si tratta di carta, cartone, vetro, metalli o dei composti metallici, scarti di legno e sughero, laterizi, intonaci e conglomerati di cemento armato e non comprese le traverse e traversoni ferroviarie i pali in calcestruzzo armato provenienti da linee ferroviarie, telematiche ed elettriche e frammenti di rivestimenti stradali, purché privi di amianto, plastica, sfridi, scarti, polveri e rifiuti di materie plastiche e fibre sintetiche, apparecchi elettrici, elettrotecnici ed elettronici, rottami elettrici ed elettronici contenenti e non metalli preziosi.
A POCHI METRI DA CASE, ASILO NIDO, OSPIZIO E RISERVA NATURALE
La nuova fabbrica è prevista in via Trieste n. 12, a due passi da via Naro. Ma soprattutto, come sottolinea la Regione, si trova vicino a solo un centinaio di metri dalla Riserva Naturale Regionale di Decima Malafede, a circa 300 metri da una RSA, casa di riposo per anziani, e a circa 900 metri da un asilo nido. Inoltre, vi sono case sparse (ville e palazzine) a circa 200 m e anche lungo Via Trieste, dove c’è il cancello dell’immobile destinato ad accogliere la montagna di rifiuti. Tutti fattori “territoriali di attenzione progettuale ed escludenti”, precisa il capo della Direzione rifiuti regionale nel provvedimento con cui il 6 dicembre ha stabilito che il progetto va sottoposto a Valutazione d’impatto ambientale. Deve insomma passare ai raggi X per verificare che non disturbi la salute e l’ambiente.
Ps: per i colleghi che copiano: se citano la fonte Il Caffè gli porta bene