Il volume ripercorre attraverso schede le “memorie marmoree” – lapidi e monumenti sepolcrali conservati in San Pancrazio – la storia di illustri personaggi della cittaÌ€.
«Come giaÌ€ annuncia il sottotitolo di quest’opera – dice il vescovo Marcello Semeraro – vi si tratta non soltanto dei destinatari, ma pure dei committenti e degli autori di queste “memorie marmoree” e questo fa siÌ€ che il volume sia come un camminare nelle vie della cittaÌ€ e quasi un entrare nelle case di tanti personaggi, la cui memoria oggi e debitrice soltanto al marmo. Esprimo la riconoscenza all’autore per questa sua nuova fatica storiografica che, ai suoi evidenti meriti, aggiunge anche quello di farci entrare nella Basilica costantiniana con maggiore consapevolezza storica».
«I ricordi, le frasi e gli elogi della vita dei defunti sulle lapidi – dice monsignor Adriano Gibellini – sono una ricchezza culturale e sociale e consegna di un patrimonio di valori alle attuali e future generazioni, percheÌ gli epitaffi sono custodi silenziosi dell’identitaÌ€ di un luogo. Facendo irruzione nel nostro tempo, le lapidi consegnano a noi e alle generazioni future un breve, epigrafico testamento morale, ci affidano gli ideali che hanno connotato la vicenda storica e la fede nel destino futuro promesso e trasmettono, come in un estremo lascito, i comportamenti e i valori che hanno fondato l’identitaÌ€ di un popolo».
La presentazione del volume saraÌ€ accompagnata dal coro dell’Accademia musicale Gandolfina “Systema ensemble” diretto da Alberto Galletti, mentre al termine dell’incontro, Alberto Crielesi illustreraÌ€ i monumenti presenti in Cattedrale.