I familiari di Valter Donà, l’imprenditore inghiottito dalla voragine che si è aperta sulla Pontina lo scorso 25 novembre, all’altezza di Terracina, hanno deciso di chiedere al tribunale di Latina di dichiarare la morte presunta del loro congiunto e di chiedere i danni all’Astral, l’azienda che ha la responsabilità di garantire la manutenzione sulla Pontina.
La moglie e i tre figli dell’imprenditore terracinese, attraverso il loro legale, sono pronti a costituirsi nell’eventuale giudizio che potrebbe aprirsi al termine delle indagini della procura per disastro colposo. Nel frattempo, chiedendo di dichiarare ufficialmente la scomparsa di Donà, vorrebbero potersi occupare degli affari professionali del disperso. I familiari non disperano che il loro marito e padre possa essere ritrovato: l’avvocato Giuseppe Mosa farà richiesta di continuare a scavare nella buca con metodi non invasivi. Lo riporta l’edizione odierna del Messaggero.
19/12/2018