Tempi biblici per la voragine sulla Pontina. Lavori solo dopo il ritrovamento
Un geologo e un ingegnere. Saranno loro a dover stabilire le cause del crollo verificatosi il 25 novembre scorso sulla Pontina, nel Comune di Terracina, costato la vita all’imprenditore Valter Donà, 68 anni, di Borgo Hermada. I due professionisti sono stati incaricati dai pm Giuseppe Bontempo e Valerio De Luca di redigere una consulenza e le loro conclusioni saranno determinanti per consentire ai due magistrati di appurare eventuali responsabilità nell’accaduto. Sulla 148, all’altezza dello svincolo per San Felice Circeo, mentre la zona era flagellata da un temporale, si è aperta all’improvviso una voragine profonda circa otto metri, che ha tagliato per circa dodici metri la carreggiata, all’altezza di un piccolo viadotto sotto il quale scorre un fosso consortile che in passato è stato tombinato. Negli anni le competenze sulla Pontina sono passate da un ente all’altro. Attualmente a gestire l’importante arteria è la società regionale Astral, che a breve però la riaffiderà all’Anas. E i fossi sono di competenza del Consorzio di bonifica e non solo. Un quadro nebuloso che rende ancor più importante ai fini dell’inchiesta il lavoro dei due consulenti. I due pm, che hanno aperto un fascicolo con l’ipotesi di disastro colposo, al momento ancora contro ignoti, dovranno inoltre esaminare i molti documenti sui lavori che sono stati fatti in quel tratto di strada. Materiale che gli investigatori della polizia stradale hanno iniziato a raccogliere sia presso l’Astral che presso il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino.
TRATTO SOTTO SEQUESTRO
Intanto il tratto di Pontina dove si è verificato il crollo resta sotto sequestro e, oltre che per consentire agli inquirenti di raccogliere tutti gli elementi necessari a far luce sulla vicenda, tanto che anche il geologo e l’ingegnere incaricati della consulenza vi hanno già effettuato dei sopralluoghi, resterà tale fino a quando non verrà trovato il corpo di Donà. I vigili del fuoco, insieme a personale della Provincia e del Consorzio di bonifica, stanno proseguendo le ricerche, ma del 68enne, precipitato con la sua auto nella voragine e trascinato via da una cascata di acqua e fango prima di poter essere soccorso, ancora non c’è traccia. E il tempo scorre.
RIAPERTURA LONTANA?
Riaprire la Pontina in vista della prossima stagione estiva è fondamentale. L’Astral sembra pronta a farlo in meno di un mese e mezzo. Ma le ricerche senza esito della vittima bloccano più di tutto qualsiasi intervento. Una situazione complessa come complesse sono le indagini. Un caso che necessita di risposte particolarmente difficili però da dare.
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