Della serie: “quando il servizio non c’è i topi ballano”. Non è un improbabile lapsus nel richiamo al popolare proverbio, bensì un adattamento a quello che è lo stato del servizio di derattizzazione nel comune di Latina. “Mi è stata segnalata, con tanto di documentazione fotografica, la presenza di topi nella scuola di Borgo Bainsizza, in via Villafranca, in via dell’Agora, in piazza Udine. E in altre zone. Situazioni che rappresentano, oltre che un indice dello stato ecologico del territorio, un grave problema igienico-sanitario dal momento che i topi veicolano oltre 40 malattie, tra cui salmonella ma soprattutto leptospirosi, per cui mi hanno confermato un significativo aumento di casi nel Lazio proprio a causa di tale tipo di contagio”. A lanciare l’allarme, dopo alcuni casi segnalati anche dal Caffè, è la consigliera di Fratelli d’Italia Matilde Celentano nel corso dell’ultima seduta della commissione Trasparenza. La motivazione principale alla base della denuncia della presidentessa, nonché dirigente medico della Asl di Latina, sarebbe la mancata copertura del servizio da oltre un mese presso aree ed immobili comunali o di pertinenza dell’ente. Il 31 ottobre sono infatti scaduti i termini dell’ultimo affidamento effettuato dal servizio Ambiente del Comune, e da allora il servizio di disinfestazione e derattizzazione risulta scoperto. Ergo, le operazioni funzionali al contrasto della proliferazione dei roditori (che non dovrebbero essere a “spot”, ma continue nell’arco dell’anno) non vengono eseguite. Dietro tale impasse si materializza un cortocircuito tra uffici del Comune – uffici del servizio Ambiente e ufficio Gare – nella gestione delle tempistiche degli affidamenti e della nuova procedura di gara pubblica. Se fino al 2015 tale servizio era di competenza della fallita Latina Ambiente, che ricorreva poi ad affidamenti diretti in subappalto, con la gestione del commissario Barbato il servizio è tornato sotto il controllo diretto degli uffici comunali. E sino ad oggi si è proceduto essenzialmente con affidamenti esterni di breve durata, anche con l’entrata in scena della nuova società pubblica dell’Ente, l’Abc. Un affidamento di 5 mesi da 31 mila euro da dicembre 2017 a maggio 2018, poi un altro da 32 mila da giugno al 31 ottobre. Tutti affidamenti sotto la soglia dei 40 mila euro, oltre la quale si deve ricorrere per legge ad un gara pubblica. Gara il cui iter è partito lo scorso maggio: un bando da oltre 450 mila euro per una durata triennale. Procedura che però non è ancora stata conclusa: “Siamo all’apertura delle buste con le offerte tecniche”, hanno annunciato i tecnici del servizio Ambiente in audizione in Commissione. Il problema è che la nuova richiesta di offerta (un altro affidamento diretto da 30 mila euro tramite il canale Mepa), per coprire il servizio in attesa dell’affidamento della gara, è andata deserta. Ed ecco che il servizio è, dunque, scoperto, in un periodo, quello delle feste natalizie, in cui, ad esempio, risulterebbero assai efficaci le operazioni di disinfestazione nei plessi scolastici chiusi. Colpa di un iter farraginoso introdotto dalla riforma del Codice degli Appalti, o ancora della carenza di personale dell’ufficio Gare che non riuscirebbe a gestire con celerità la mole di avvisi pubblici che gravitano a Piazza del Popolo: le motivazioni della mancata coincidenza dei tempi fornita dai funzionari del servizio Ambiente. E intanto “i topi ballano”.
07/12/2018