Per il Tribunale del Riesame di Roma non ci sono elementi sufficienti per dimostrare la colpevolezza del pusher nigeriano Cisco in relazione all’accusa di omicidio nei confronti di Desirée Mariottini, la 16enne di Cisterna di Latina morta nello stabile occupato di San Lorenzo di Roma. I giudici, inoltre, hanno alleggerito anche la contestazione sulla violenza sessuale nei confronti di Desirée, ritenendo che non si sia trattato di uno stupro di gruppo ma di abusi commessi singolarmente. Il nigeriano resta comunque in carcere per l’accusa di spaccio e cessione di stupefacenti e per la violenza sessuale. La pronuncia dei giudici crea un precedente anche per gli altri indagati nel delitto.
13/11/2018