Se ne parla dall’inizio della consiliatura Coletta senza essere riusciti a spostare un granello di sabbia. E dopo il mal tempo degli scorsi giorni, il tema dell’erosione che sta man mano assottigliando la costa pontina è tornato nuovamente al centro del dibattito politico. La notizia è che finalmente la prossima primavera un primo intervento tampone di ripascimento dovrebbe essere effettuato. Parola dell’assessore all’Ambiente Roberto Lessio. “A costo di metterci i soldi noi come Comune”, ha annunciato durante la seduta di question time, in risposta all’interrogazione presentata e firmata dall’intera minoranza. La cronistoria della vicenda mette in fila una lunga serie di faccia a faccia con gli uffici regionali conclusi con un nulla di fatto. O quasi, visto il protocollo d’intesa, presentato lo scorso aprile, che coinvolge Latina, Sabaudia, la Regione, l’Ente Parco, il Consorzio di Bonifica il reparto Carabinieri Biodiversità di Fogliano, che avrebbe dovuto dare seguito ad un finanziamento regionale che però non è mai arrivato. Un atto a cui – notizia data dallo stesso sindaco Coletta la scorsa settimana – mancherebbero ancora le firme. Da qui la decisione dell’ente di Piazza del Popolo di fare da sé, piano B nel caso non si riuscisse a trovare la quadra con la Regione. Perché proprio negli uffici regionali, secondo le parole del delegato all’Ambiente, sembrerebbe essersi impantanata la questione. Più propriamente nel mettere in atto l’art.8 del protocollo, ovvero l’istituzione del tavolo tecnico che dovrebbe coordinare gli interventi di pascimento, tavolo in cui il Comune di Latina sarebbe capofila: “Dopo l’incontro in Regione avvenuto lo scorso 18 maggio – ha spiegato Lessio – abbiamo inviato lo stesso giorno una nota per chiedere l’apertura del tavolo come previsto dal protocollo. Ma il funzionario dell’ufficio competente ci ha risposto che la competenza di indire tale tavolo tecnico è in capo alla Regione, non al Comune di Latina. Ora il dirigente è cambiato, e il nuovo funzionario si è dimostrato disponibile ad aprire la procedura”. Intanto la settimana prossima è previsto un nuovo incontro a Roma. “Noi presenteremo un nostro progetto come ente capofila – ha annunciato l’assessore – e se i tempi saranno lunghi stanzieremo noi come Comune delle somme per interventi da attuare nella prossima primavera”. Interventi che consisteranno nel prelevare della sabbia da Foce Verde e Foce del Duca (collegamento tra il mare e il Lago di Fogliano), realizzare dei cumuli – “banche di sabbia”, li ha definiti Lessio – per poi andarla a posizionare nei punti in cui l’erosione mostra maggiormente i suoi effetti. Operazione simile agli interventi eseguiti nel 2002-2004 e nel 2015. “Non possiamo aspettare e restare nelle mani di chi in questi anni ha realizzato interventi che hanno creato più problemi di quelli che hanno risolto”, l’affondo del delegato all’Ambiente. Il riferimento è anche all’utilizzo dei pennelli frangiflutti, che verranno riposti nel cassetto per affidarsi ai cosiddetti tecnoreef, conglomerati di cemento armato posti ad una certa distanza dalla linea di battigia. Il progetto è pronto, così come pronta – assicura Lessio – sarebbe la delibera di giunta. Nuovi sviluppi si attendono dunque dall’imminente incontro in Regione.
08/11/2018