Nella gara valevole per la settima giornata del campionato Under 19 Elite, il Vallerano Futsal ha superato per 7-5 il Nazareth al termine di una gara dalle mille emozioni che i laurentini hanno prima stradominato e poi rischiato addirittura di perdere. Un match assurdo quello andato in scena a via Vasco Pratolini che poteva concludersi anzitempo, visto che il Vallerano l’aveva indirizzato nel migliore dei modi, conquistando un vantaggio ampio, da mettersi al sicuro da ogni incertezza. Almeno questo sembrava fino al 32° quando il risultato era ancora di 6 a 1 in favore dei padroni di casa. Poi la girandola delle sostituzioni ha rimesso in discussione la partita. Nel finale, i padroni di casa sono costretti a contare i minuti che passano. Un’esperienza che vale per il futuro, perché nel girone élite non esistono avversari comodi o scomodi, esiste “l’avversario”, con qualità che gli hanno valso il diritto di disputare un campionato così importante. In una serata grigia, tra alti e bassi, a dare equilibrio alla squadra sono Milazzo, Del Giudice, Falasca e Castro; quattro moschettieri, capaci di razionalizzare le difficoltà del momento per indirizzare una gara che da diritta prende una via tortuosa e ricca d’imprevisti. Una serata nella quale emerge prepotente la stella splendente di portier Mastrangelo, che nel momento più critico della gara, blinda la sua porta, compiendo un miracolo dietro l’altro. Per lui un ruolo da protagonista assoluto, il migliore in campo, fra tutti. Primo tempo divertente. Il Vallerano gioca in scioltezza, in spazi stretti ed angusti, vincendo anche la resistenza di un marcatura ad uomo, portata in modo asfissiante; sovrapposizioni, tacchi, cambi di direzione e passaggi filtranti, che rendono imprevedibile e sorprendente ogni giocata; i laurentini con questo mix esplosivo colpiscono tre pali nel giro di pochi minuti; pali che riflettono la traiettoria di tiro nella direzione dove, per fortuna o bravura, c’è sempre la presenza di uno dei giocatori di casa pronti a ribadire la palla in rete. I 12 minuti iniziali sono un incubo per i ragazzi del Nazareth, che si sentono merce conquistata con troppa facilità. Poi l’incantesimo si spezza; una situazione rocambolesca regala il goal agli ospiti; una palla ribattuta s’impenna e scavalca Colelli in un lob, tra i più sfortunati. I laurentini rimediano, allungano e concludono il primo tempo con un vantaggio netto, che lascia presagire la goleada. L’avvio di ripresa è sfavillante; due minuti, due goal e poi cala il buio. La girandola delle sostituzioni prende il sopravvento sugli equilibri di squadra; il quartetto di base si disunisce e manca la densità nelle zone nevralgiche del campo; la squadra fatica a raggrupparsi e spesso è preda dei rilanci lunghi del portiere ospite, che fanno breccia, grazie anche al talento del pivot del Nazareth, capace di fare possesso palla, fino alla risalita rapida dei suoi compagni, molto bravi ad attaccare la profondità. Convinta che il risultato fosse già in cascina, la squadra di casa perde smalto e non trova più il momento giusto per ristabilire l’ordine e il governo sulla partita. Si contano i minuti finali, tanto più perché il Vallerano non sfrutta le occasioni che gli capitano, come il tiro libero a tre minuti dalla fine. Nella gara valevole per la settima giornata del campionato Under 19 Elite, il Vallerano Futsal ha superato per 7-5 il Nazareth al termine di una gara dalle mille emozioni che i laurentini hanno prima stradominato e poi rischiato addirittura di perdere. Un match assurdo quello andato in scena a via Vasco Pratolini che poteva concludersi anzitempo, visto che il Vallerano l’aveva indirizzato nel migliore dei modi, conquistando un vantaggio ampio, da mettersi al sicuro da ogni incertezza. Almeno questo sembrava fino al 32° quando il risultato era ancora di 6 a 1 in favore dei padroni di casa. Poi la girandola delle sostituzioni ha rimesso in discussione la partita. Nel finale, i padroni di casa sono costretti a contare i minuti che passano. Un’esperienza che vale per il futuro, perché nel girone élite non esistono avversari comodi o scomodi, esiste “l’avversario”, con qualità che gli hanno valso il diritto di disputare un campionato così importante. In una serata grigia, tra alti e bassi, a dare equilibrio alla squadra sono Milazzo, Del Giudice, Falasca e Castro; quattro moschettieri, capaci di razionalizzare le difficoltà del momento per indirizzare una gara che da diritta prende una via tortuosa e ricca d’imprevisti. Una serata nella quale emerge prepotente la stella splendente di portier Mastrangelo, che nel momento più critico della gara, blinda la sua porta, compiendo un miracolo dietro l’altro. Per lui un ruolo da protagonista assoluto, il migliore in campo, fra tutti. Primo tempo divertente. Il Vallerano gioca in scioltezza, in spazi stretti ed angusti, vincendo anche la resistenza di un marcatura ad uomo, portata in modo asfissiante; sovrapposizioni, tacchi, cambi di direzione e passaggi filtranti, che rendono imprevedibile e sorprendente ogni giocata; i laurentini con questo mix esplosivo colpiscono tre pali nel giro di pochi minuti; pali che riflettono la traiettoria di tiro nella direzione dove, per fortuna o bravura, c’è sempre la presenza di uno dei giocatori di casa pronti a ribadire la palla in rete. I 12 minuti iniziali sono un incubo per i ragazzi del Nazareth, che si sentono merce conquistata con troppa facilità. Poi l’incantesimo si spezza; una situazione rocambolesca regala il goal agli ospiti; una palla ribattuta s’impenna e scavalca Colelli in un lob, tra i più sfortunati. I laurentini rimediano, allungano e concludono il primo tempo con un vantaggio netto, che lascia presagire la goleada. L’avvio di ripresa è sfavillante; due minuti, due goal e poi cala il buio. La girandola delle sostituzioni prende il sopravvento sugli equilibri di squadra; il quartetto di base si disunisce e manca la densità nelle zone nevralgiche del campo; la squadra fatica a raggrupparsi e spesso è preda dei rilanci lunghi del portiere ospite, che fanno breccia, grazie anche al talento del pivot del Nazareth, capace di fare possesso palla, fino alla risalita rapida dei suoi compagni, molto bravi ad attaccare la profondità. Convinta che il risultato fosse già in cascina, la squadra di casa perde smalto e non trova più il momento giusto per ristabilire l’ordine e il governo sulla partita. Si contano i minuti finali, tanto più perché il Vallerano non sfrutta le occasioni che gli capitano, come il tiro libero a tre minuti dalla fine.
07/11/2018