L’ordinanza comunale, la numero 30 del 30 ottobre scorso, riguarda “tutti i proprietari di terreni confinanti con strade provinciali, comunali, regionali, private e/o di uso pubblico, marciapiedi, piste ciclopedonali, parcheggi pubblici o di uso pubblico insistenti nel territorio del Comune di Sabaudia.” Una decisione, quella del Comune di Sabaudia, che proprio non va giù al comitato di cittadini per la salvaguardia dei pini storici.
“La somma urgenza nel taglio degli alberi – fa sapere il comitato – andrebbe valutata mediante studio tecnico-scientifico, con l’uso di apposita apparecchiatura tomografica, eseguita da parte di agronomi e forestali iscritti all’Ordine e non tramite semplici analisi a occhio. Valutare una pianta solo dalla inclinazione del tronco, senza i dovuti riscontri tecnici è una metodologia superficiale che non appartiene alla corretta gestione degli alberi. L’ordinanza del Comune, a nostro avviso, rischia di scatenare un massacro ai danni del patrimonio arboreo pubblico e privato già duramente colpito dagli avversi eventi climatici. A seguito di quando ordinato dal Comune di Sabaudia e visto l’alto valore storico paesaggistico di molti filari alberati presenti nel territorio comunale, come associazione riteniamo che qualsiasi intervento di abbattimento di grandi alberi debba essere eseguito solo a seguito di indagini strumentali approfondite relative allo stato fitosanitario e alla stabilità degli esemplari. Per mitigare i danni nel pieno rispetto del paesaggio sarebbe necessario procedere esclusivamente con azioni specialistiche di corretta gestione e conservazione del patrimonio arboreo coinvolgendo esperti altamente qualificati. Anche gli interventi di potatura dovrebbero essere eseguiti da professionisti del settore, effettuando interventi specialistici, senza aggravare ulteriormente le condizioni di salute degli alberi”.