Una villa bellissima che si affaccia direttamente sul mare tra le dune di quello che è considerato uno dei litorali più belli d’Italia. Parliamo di villa Vittoria o come viene chiamata spesso dai residenti di Sabaudia, villa Cecchi Gori. Un contenzioso è però rimasto in piedi, quello tra Vittorio Cecchi Gori e la ex moglie Rita Rusic che in Cassazione ha avuto la meglio. Al centro della querelle c’è quella che dovrebbe essere la sua parte di casa oggetto di un primo ricorso presentato nel 2002 con cui la Rusic chiedeva di essere reintegrata nel compossesso dell’immobile. Dopo una vittoria in primo grado la situazione era completamente cambiata in Appello dove il ricorso era stato dichiarato inammissibile. Una partita tutt’altro che chiusa, quella per la villa sul lungomare che ha portato alla Cassazione. In modo particolare la Suprema Corte ha preso in considerazione una lettera datata 2001 con cui Vittorio Cecchi Gori “aveva formalmente messo le chiavi della villa a disposizione di Rita Rusic” una circostanza non considerata quando la Corte d’ Appello aveva pronunciato la decadenza della ricorrente dall’azione di reintegrazione nel possesso dell’immobile. Quindi la Suprema Corte, accogliendo il ricorso della Rusic ha cassato la sentenza di secondo grado rinviando tutto ad un’altra sezione della Corte d’Appello di Roma.
M.S.G.
01/10/2018