È allarme gioco d’azzardo ai Castelli Romani. Il fenomeno è in costante espansione nel Lazio (seconda regione in Italia, dietro la Lombardia, per soldi spese nelle scommesse con circa 7,5 miliardi di euro) e sul territorio si inizia a cercare di correre ai ripari. Per questo Ciampino e Marino si sono dotati di appositi centri per contrastare la ludopatia, ma anche altri Comuni castellani sembrano destinati a seguire questa strada. L’obiettivo è quello non solo quello di tentare di recuperare i giocatori patologici ma anche di cercare di informare e prevenire tale fenomeno che, con la crisi economica, è aumentato in maniera esponenziale. Sono sempre di più le persone convinte di poter riuscire a ottenere grosse vincite investendo pochi euro. La domanda è in crescita e basta fare una passeggiata per i Castelli romani per rendersi conto di quanto la scommesse mania si sia diffusa. A Marino, ad esempio, negli ultimi anni, a fronte della chiusura di molti esercizi commerciali, si sono moltiplicati i punti dove poter puntare su eventi sportivi, dal calcio all’ippica, o giocare alle slot machine o al video poker. C’è chi scommette su tutto, persino sui virtual games, partite che tramite playstation o xbox vengono mandate in onda sugli schermi delle sale.
Lo sportello informativo Gap (gioco d’azzardo patologico) di Ciampino è aperto il lunedì e il giovedì (orario 10-13 e 14-17 in largo Armati), mentre quello di Marino (inaugurato il 23 aprile) accoglie i cittadini il martedì pomeriggio, dalle ore 14 alle 17, presso la sede centrale di piazza della Repubblica e nella delegazione comunale di Frattocchie ogni venerdì mattina. “Un’iniziativa necessaria per combattere questa piaga sociale purtroppo molto diffusa anche sul territorio del nostro distretto – spiega il Comune di Marino – Le persone che si rivolgeranno allo sportello potranno iniziare un percorso di recupero ed eventualmente essere inviati a strutture istituzionali di secondo livello per una presa in carico”.
Il rapporto sulle dipendenze stilato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale traccia l’identikit del giocatore tipo: età media 47 anni, classe medio-bassa, nell’81% si tratta di uomini, anche se sono tante le donne che amano l’azzardo e si cimentano soprattutto con le slot machine. Impressionanti i numeri: soltanto nel Lazio ci sono circa 7mila videolottery e 41.765 slot, oltre a 600 ricevitorie sportive e 595 sale scommesse ippiche, per un business che in Italia vale il 4% del Pil.
Ai Castelli negli anni scorsi sono stati organizzati anche eventi specifici, ad esempio nel Comune di Grottaferrata, come quello voluto dal movimento “Slot mob” per premiare i gestori dei bar “virtuosi” che non utilizzano le slot machine. Obiettivo: sensibilizzare i cittadini sul tema del gioco d’azzardo patologico che “rovina le famiglie, arricchisce le multinazionali e crea un terreno fertile per l’azione della criminalità organizzata”.
Lo sportello informativo Gap (gioco d’azzardo patologico) di Ciampino è aperto il lunedì e il giovedì (orario 10-13 e 14-17 in largo Armati), mentre quello di Marino (inaugurato il 23 aprile) accoglie i cittadini il martedì pomeriggio, dalle ore 14 alle 17, presso la sede centrale di piazza della Repubblica e nella delegazione comunale di Frattocchie ogni venerdì mattina. “Un’iniziativa necessaria per combattere questa piaga sociale purtroppo molto diffusa anche sul territorio del nostro distretto – spiega il Comune di Marino – Le persone che si rivolgeranno allo sportello potranno iniziare un percorso di recupero ed eventualmente essere inviati a strutture istituzionali di secondo livello per una presa in carico”.
Il rapporto sulle dipendenze stilato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale traccia l’identikit del giocatore tipo: età media 47 anni, classe medio-bassa, nell’81% si tratta di uomini, anche se sono tante le donne che amano l’azzardo e si cimentano soprattutto con le slot machine. Impressionanti i numeri: soltanto nel Lazio ci sono circa 7mila videolottery e 41.765 slot, oltre a 600 ricevitorie sportive e 595 sale scommesse ippiche, per un business che in Italia vale il 4% del Pil.
Ai Castelli negli anni scorsi sono stati organizzati anche eventi specifici, ad esempio nel Comune di Grottaferrata, come quello voluto dal movimento “Slot mob” per premiare i gestori dei bar “virtuosi” che non utilizzano le slot machine. Obiettivo: sensibilizzare i cittadini sul tema del gioco d’azzardo patologico che “rovina le famiglie, arricchisce le multinazionali e crea un terreno fertile per l’azione della criminalità organizzata”.
25/05/2018