La realtà delle Polizie Locali del Lazio – afferma il Presidente, Dario Di Mattia a nome del Direttivo – è quella di comandi troppo spesso in balia di se stessi, con risorse umane e strumentali sempre minori, a fronte di compiti istituzionali sempre maggiori, che vedono la Polizia Locale essere sempre più la divisa maggiormente presente nelle strade e nei territori delle nostre città.
Purtroppo, a ciò non corrisponde ne un adeguata retribuzione, né una adeguata formazione, oltre alle sempre maggiori richieste della politica e della cittadinanza di essere inseriti – di fatto – in quello che è il comparto sicurezza, senza che ciò sia poi riconosciuto in termini funzionali e contrattuali.
“È auspicio della nostra associazione – prosegue – che la Regione Lazio realizzi una svolta, creando un coordinamento regionale della Polizia Locale, che metta a disposizione dei comandi la formazione, i mezzi e le attrezzature necessarie, che indica graduatorie uniche per le assunzioni superando i molteplici vincoli esistenti che hanno portato l’età media di agenti e ufficiali a superare i 50 anni e che indica selezioni pubbliche trasparenti per la scelta dei Comandanti”.
A tutto ciò, ritiene l’associazione, “non può non corrispondere una forte incentivazione per i consorzi tra i vari Comandi, che sulla spinta di quanto già in essere ad Albano e Castel Gandolfo, e di quanto in fase di studio ad Anzio e Nettuno, porti i comuni a comprendere che unire i comandi per territori omogenei, sulla base di centomila abitanti per consorzio, possa aumentare l’efficacia dei comandi e dare risposte sempre più concrete alle esigenze della cittadinanza”.
L’associazione chiederà nei prossimi giorni un incontro al Presidente Zingaretti ed all’assessore regionale alla sicurezza.