Domani alle ore 20:30 la presentazione del libro “Mussolini e i musulmani”, di Giancarlo Mazzuca e Gianmarco Walch, edito da Mondadori. Oggi, sotto i colpi degli attentati dell’Isis, tutto il mondo occidentale, facendo anche un po’ di confusione, guarda all’Islam con un sentimento d’odio, ma anche paura e terrore. Ma c’è stato un tempo in cui l’Italia poteva vantarsi, pur tra luci e ombre, di avere intessuto stretti rapporti con la Mezzaluna, dopo un corteggiamento durato quasi tutto il periodo fascista. Il libro ripercorre le strade di un dialogo che, nonostante tutto, non si è ancora interrotto. Alle ore 21:15 la proiezione del lungometraggio “In guerra per amore”, diretto e interpretato da Pif, con Andrea Di Stefano e Sergio Vespertino. New York, 1943: mentre il mondo è nel pieno della seconda guerra mondiale, Arturo vive una travagliata storia d’amore con Flora. I due si amano, ma lei è promessa sposa al figlio di un importante boss. Per convolare a nozze, il ragazzo deve ottenere il sì del padre che vive in un paesino siciliano. Giovane e squattrinato, Arturo ha un solo modo per raggiungere l’isola: arruolarsi nell’esercito americano che si prepara per lo sbarco in Sicilia: l’evento che cambierà per sempre la storia della Sicilia, dell’Italia e della Mafia. A seguire, per la sezione documentari, organizzata in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà, proiezione di “L’uomo che non cambiò la Storia”, di Enrico Caria – che sarà presente alla proiezione. L’uomo in questione è un professore universitario: Ranuccio Bianchi Bandinelli, massimo studioso italiano d’arte romana e tra i padri dell’archeologia moderna, che, negli anni trenta, faceva di lui un personaggio di cui il regime fascista andava fiero…Salvo che il professore, era un convinto antifascista e in occasione del famoso viaggio di Hitler in Italia del 1938, Ranuccio viene invitato ad accompagnare in veste di interprete e cicerone Duce e Fürher, in giro per musei e siti archeologici…
“Anche se alcune di queste sono storie di pura finzione – sottolinea la direzione artistica – ognuna porta al contesto che vi fa da sfondo e ogni personaggio, grazie al cinema, potrà farci rivivere alcune delle pagine più drammatiche della Storia di ieri e di oggi. Guerre che non sono fatte solo di strategie belliche, ma anche e soprattutto di piccole e grandi storie di uomini coinvolti e travolti dalla crudeltà bellica. Le loro storie consentiranno di mettere ordine nella Memoria. Quello proposto è un viaggio in una guerra infinita, perché, anche se cambiano i tempi e le epoche, le guerre non hanno mai cessato di sconvolgere la realtà e i temi che riguardano l’uomo sono destinati a rimanere sempre uguali”.
Patrocinato fin dalle sue prime edizioni dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e anche dal Ministero dei Beni e della Attività Culturali e del Turismo e premiato nel 2005 dalla Presidenza della Repubblica per l’alto valore culturale e artistico, Guerre & Pace FilmFest è un’iniziativa realizzata con: il patrocinio del MINISTERO DEI BENI CULTURALI E DEL TURISMO; il contributo della REGIONE LAZIO – ASSESSORATO ALLA CULTURA E POLITICHE GIOVANILI; il patrocinio del COMUNE DI NETTUNO. Con la collaborazione di ISTITUTO LUCE CINECITTA’; PRO LOCO DI NETTUNO; COMITATO ATLANTICO ITALIANO.
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