Per un soffio non è stata eletta al primo turno, ma il suo exploit è da manuale politico. A Sabaudia Giada Gervasi, retta da 3 liste civiche, ha superato di poco il 48% delle preferenze e il 25 giugno se la vedrà con Giovanni Secci, che ha racimolato il 24,77% delle preferenze sostenuto da Forza Italia, Fratelli d’Italia e tre liste civiche. Per Secci si tratta di un dejavu: cinque anni fa visse la stessa esperienza al ballottaggio contro Maurizio Lucci, quest’ultimo poi eletto Sindaco.
Per la Gervasi si tratta di un risultato straordinario ma non inaspettato: c’era fermento intorno al suo nome e al movimento cittadino che ha creato dal nulla, partendo già da un anno con una campagna elettorale pulita, fatta sui programmi e non sulla denigrazione dell’avversario o della politica.
Lino Capriglione si è fermato al 16,9%, il candidato del Movimento 5 Stelle Massimiliano Fantini il 3,65% e rischia di non entrare neanche in Consiglio comunale. La lista civica Movimento Libera Sabaudia si è fermata al 3,53%, tonfo di Amedeo Bianchi sostenuto dal Pd: 2,91%, percentuale peraltro maggiore di quella ottenuta dal partito (2,78%).
Che Sabaudia non fosse di sinistra si sapeva, ma che decidesse di punire i partiti tradizionali in questo modo era difficile da prevedere. Appuntamento alle urne il 25 giugno.