Il processo è il frutto appunto delle indagini aperte dopo la denuncia presentata, il 13 settembre 2014, dall’allora consigliere comunale Gianni Chiarato, a cui ignoti bruciarono nella notte l’auto e che riferì alla Mobile di sospettare che quell’incendio non fosse altro che un’intimidazione compiuta da chi era infastidito dalla sua attività politica, in particolare dai suoi interventi per frenare le spese per la Latinambiente, società che si occupa dell’igiene urbana nel capoluogo pontino, e sulle cooperative incaricate della cura del verde pubblico, che lo avevano fatto finire anche in rotta di collisione con il vicesindaco Fabrizio Cirilli. Analizzati i diversi appalti assegnati dall’ente di piazza del Popolo e visto quanto emerso da numerose intercettazioni telefoniche, i pm Luigia Spinelli e Cristina Pigozzo si sono convinti che, tra il 2011 e il 2014, il Comune frazionò gli affidamenti per la manutenzione del verde violando la legge, dando spesso lavori con il presupposto della somma urgenza, in realtà inesistente, e favorendo sempre le stesse cooperative, a tutto danno delle casse comunali. A giudizio sono così finiti lo stesso Cirilli, ritenuto il dominus del sistema oggetto dell’inchiesta, i dirigenti e funzionari comunali che hanno firmato gli atti contestati, Grazia De Simone, Raffaele Felicello e Alfio Gentili, e i presidenti delle coop che hanno beneficiato degli affidamenti, Dario Campagna, presidente della coop “Il Gabbiano”, il più legato a Cirilli, Giuseppe Bagnato e Annunziata Bruzzese, de “La Tartaruga”, Maria Edvige Angotta, della “Zefiro”, Massimo Di Guglielmo, della “Progetto 2000”, e Angelo Nicotra, della “San Benedetto”. Chiesta invece alla fine l’archiviazione anche per Ezio Ricci, del consorzio “Delphinus”. I dieci imputati, difesi dagli avvocati Alessandro Paletta, Gianni Lauretti, Daniela Fiore, Orlando Mariani, Giancarlo Vitelli, Francesca Roccato, Armando Argano, Giuseppe Pesce e Massimo Procaccini, dovranno comparire davanti al Tribunale di Latina il prossimo 24 gennaio.
Clemente Pistilli