“Quello di oggi – ha spiegato – è stato per Roma un aggiornamento, perchè la commissione ha dedicato molto del proprio lavoro a questo comune, mentre era necessario sulla provincia e nel litorale, così come era necessario sulle altre province di questa regione, tutt’altro che sollevate dal rischio di insediamento mafioso. Possiamo affermare ancora una volta che la vicenda di mafia capitale è stata sicuramente una vicenda che ha portato l’attenzione della presenza mafiosa in questa città”.
Dal controllo dello spaccio di droga al riciclaggio di denaro sporco in attività commerciali, la ristorazione, il turismo, l’alberghiero, la capitale ospita ormai da anni criminali che sono venuti a investire dal sud ma anche mafie autoctone. Non solo nella città eterna, ma anche nel resto del Lazio. Ad Anzio, comune del litorale a sud di Roma, ad esempio “l’uso della violenza anche nella lotta politica sta portando al blocco delle elezioni”, ha detto la presidente della Commissione parlamentare Antimafia. “Abbiamo chiesto al prefetto di Roma Paola Basilone di valutare se ci siano gli estremi per una commissione d’accesso ad Anzio – ha aggiunto – perché i fatti che si sono verificati ci preoccupano molto. So che la prefettura sta monitorando la situazione”.