Per la penultima del girone di andata, allievi regionali fascia B, l’Agora ospita l’Unicusano Fondi, squadra di vertice che lotta per la promozione insieme a Pomezia e Sermoneta. Sin dall’inizio gli ospiti prendono le redini del gioco e mettono sotto pressione i pontini che però, a differenza di tante altre prove viste in passato, quest’anno non hanno poi tanti problemi a contrastare con ardore gli avversari tecnicamente più bravi. Di fatto il primo tempo fila liscio senza che i due portieri siano chiamati ad interventi decisivi. Unico sussulto quando al 30’, su una punizione tirata da Stefanile da 30 metri, il centrale avversario tocca nettamente con la mano : è rigore per tutti ma non per l’arbitro che ritiene involontario il tocco di mano anche se il pallone proviene appunto da lunghissima distanza. Al 39’ la svolta della partita quando viene fischiata una punizione per il Fondi, anche questa molto discutibile: mentre i giocatori dell’Agora si fermano , colpevoli, a protestare con il direttore di gara, Nogarotto allunga improvvisamente per Lulli che, veloce, entra in area da destra e trafigge Cassanelli nell’angolino opposto. Squadre a riposo e mille rimorsi per i padroni di casa. Alla ripresa le squadre si presentano con le stesse formazioni ed anche lo scorrere dei minuti è simile a quello del primo tempo: pressione del Fondi ed attenta difesa dell’Agora con un ritrovato Stefanile. Gli ospiti raddoppiano al 56’ quando su una punizione il pallone, respinto alla meno peggio, cade sul piede di Del Prete che non ci pensa su ed insacca in rete. L’Agora si riversa in attacco e mette in mostra una forma fisica invidiabile e superiore agli avversari ma purtroppo sterile senza mai azioni ficcanti in fase offensiva. E’ così che si arriva al 66’ quando De Rosa parte per l’ennesima volta sulla sinistra e mette rasoterra al centro: qui arriva velocissimo Andreoli che anticipa tutti e mette di giustezza in rete. Vittoria meritata dell’Unicusano Fondi che di certo è squadra quadrata e ben messa in campo. Prova comunque non da gettare per l’Agora che deve ora lavorare sulle fasi di ripartenza spesso assenti e che non mettono mai i suoi attaccanti nelle condizioni di far male agli avversari. Dispiace dirlo, pessimo l’operato dell’arbitro mentre è un piacere sottolineare la correttezza sia dei giocatori in campo che del pubblico presente in tribuna.
Vittorio Bertolaccini