Strano come le cose nel calcio cambino in maniera radicale nel giro di pochi mesi. A maggio, infatti, i classe 2002 dell’Aprilia hanno raggiunto una faticosa salvezza nel campionato Giovanissimi Regionali di Eccellenza fascia B. A dicembre, invece, la maggior parte di quel gruppo si trova in testa al campionato Giovanissimi Regionali. Un salto di qualità davvero notevole. «Sono cambiate tante cose – afferma Alessandro Aldrighetti -: gli avversari, il campionato. Ma siamo cambiati anche noi. Siamo migliorati rispetto allo scorso anno. E abbiamo la possibilità di migliorare ancora. Abbiamo tutte le carte in regola per vincere il campionato». E questo anche grazie a degli innesti di qualità nel gruppo. I nuovi arrivati hanno subito capito che c’era voglia di riscatto in squadra: «Sin dai primi allenamenti – ricorda Lorenzo Calandrini – si è vista tanta determinazione. Un atteggiamento che mi ha colpito e che mi ha dato una ulteriore conferma della bontà della mia scelta di venire in questa squadra». Un cambiamento mentale dunque. Riscontrato anche da chi c’era già lo scorso anno. Simone Verolino, che di ruolo fa il portiere, dal suo punto di osservazione ha visto scendere in campo quest’anno una squadra molto diversa: «C’è più cattiveria, più agonismo da parte dei miei compagni. Il mister ha lavorato molto su questo aspetto, i risultati si vedono. E poi c’è stato anche un salto di qualità a livello di tecnica. Giochiamo meglio rispetto all’anno passato». E i risultati sono li a dimostrarlo. Il primo posto non è arrivato per caso, pur se in coabitazione con il Sermoneta (tra l’altro prossimo avversario alla ripresa del campionato). Un cammino che sta aprendo orizzonti importanti a molti ragazzi. Quasi tutti, infatti, puntano a mettersi in mostra per attirare l’attenzione di squadre professionistiche e fare un salto di qualità ulteriore nelle loro giovani carriere. Obiettivi personali che vanno di pari passo con quelli di squadra. Questa unità di intenti è senz’altro frutto dell’ottimo lavoro svolto da mister Luis Pagliuca. Terzo mister nell’arco di un anno per i reduci dello scorso anno, ma anche tecnico conosciuto dai nuovi arrivi, che hanno avuto precedenti esperienze con lui. Per Emanuele Savaglia è proprio il mister l’arma in più della squadra: «Con mister Cappiello abbiamo creato il gruppo e ci divertivamo molto in campo. Ma con lui e con mister Russo abbiamo faticato a trovare i risultati. Mister Pagliuca ha portato una nuova mentalità, che mi ha convinto a restare all’Aprilia». Dello stesso parere Matteo D’Ortenzio, unico dei nuovi a non avere avuto in precedenza mister Pagliuca come allenatore: «Il mister vuole vincere. Questa mentalità vincente ci sta contagiando e ci sta spingendo nell’ottimo campionato che stiamo facendo».
01/01/2017