La nona giornata del campionato interregionale di serie D segna nel girone G l’allungo dell’Albalonga che, approfittando del pareggio dell’Ostiamare a Città di Castello e del rinvio della gara del Rieti a Sansepolcro, si ritrova da sola in vetta al raggruppamento. E’ la quarta vittoria consecutiva in campionato per l’Albalonga che batte 3-1 lo Sporting Club Trestina, al rientro tra le mura amiche del Pio XII che ha vissuto un’importante opera di restyling sia delle recinzioni laterali del terreno di gioco che del manto stesso, adesso in perfette condizioni. “Una gara non semplice, condotta benissimo nel primo tempo e che poi abbiamo rischiato di complicarci nella ripresa”. L’analisi è del centrocampista centrale classe 1983 Rocco Giannone, uno dei grandi colpi di mercato estivi della società del presidente Bruno Camerini. “Il calo nel secondo tempo, con risultato a nostro favore, ci era accaduto già in qualche altra occasione e dobbiamo evitare di ripetere questo tipo di errori se vogliamo fare un campionato a vincere. Comunque ci prendiamo i tre punti che sono importanti e ci consentono di migliorare ancora la classifica”. Stante il rinvio della gara del Rieti e il pareggio dell’Ostia Mare, come dicevamo, i castellani di mister Chiappara sono volati da soli in vetta alla classifica del girone G di serie D. “Sicuramente fa piacere: prima della partita sapevamo che con una vittoria avremmo avuto ottime possibilità di essere in testa da soli, ma siamo appena alla nona giornata e sappiamo bene che c’è tanto da sudare. Questo nostro avvio di campionato, comunque, ci fa capire che possiamo centrare un posto tra le prime cinque”. Finalmente anche lui si è sbloccato dal punto di vista realizzativo siglando (con una splendida punizione) la rete del momentaneo 2-0 dopo il sigillo iniziale di Delgado e prima del definitivo 3-1 arrivato all’88’ a firma di Traditi. “Ho segnato tanti gol nelle ultime due stagioni ed in effetti quest’anno ero un po’ in ritardo…” sorride il forte centrocampista che poi si proietta già alla prossima sfida. “Saremo ospiti del Latte Dolce che tra l’altro ha anche subito una sconfitta sul campo della Nuorese e si presenterà ancor più agguerrita. Tra l’altro le trasferte in Sardegna sono sempre molto complicate dal punto di vista logistico e dunque dovremo mettere in campo tutto quello che abbiamo per uscire con un altro risultato positivo da Sassari”. Passando al girone H, non è bastato un primo tempo da applausi al Città di Ciampino per conquistare punti in casa del Francavilla, che si porta a casa una vittoria probabilmente non meritata contro un avversario capace di imbrigliare il gioco dei lucani per tutto il primo tempo, e punito fin troppo severamente in occasione degli errori compiuti nel corso dei 90 minuti. Eppure al Fittipaldi il City aveva dimostrato subito di voler fare la partita, passando in vantaggio dopo appena 4 minuti grazie ad una splendida azione conclusa da Fiore che a tu per tu con il portiere avversario non ha sbagliato, realizzando il suo secondo gol in campionato. La gara sembrava mettersi sui binari giusti per la squadra di Santoni, capace di annullare le giocate di Sekkoum con il controllo continuo di Macciocca, bravo a sacrificarsi in fase di copertura ma allo stesso tempo pericoloso in fase offensiva. Il Città di Ciampino, però, nonostante vada vicino al gol proprio con l’ex Ostiamare e ancora con Fiore, subisce il pari del Francavilla con Gasparini, e deve accontentarsi di rientrare negli spogliatoi con un risultato di 1-1 che non racconta il reale andamento della prima frazione di gara, che gli aeroportuali hanno gestito a senso unico nella metà campo avversaria, grazie ad una manovra corale da applausi e ad uno spumeggiante gioco sugli esterni, con un Damiani in splendida forma costretto poi ad uscire a seguito dell’ennesimo fallo subito dai difensori avversari. Nella ripresa, il Città di Ciampino rimane in inferiorità numerica per l’ingenua espulsione di Citro che, già ammonito, entra in modo poco ortodosso su un avversario. A poco servono la traversa colpita da Trippa, subentrato nella ripresa e autore di un’ottima gara, e la ghiotta occasione non concretizzata da Fiore, perché il Francavilla passa prima con Ancora e poi di nuovo con Gasparini, che dal dischetto mette la definitiva ipoteca sul 3-1 finale. Una sconfitta che punisce un Ciampino generoso ma poco concreto, che ancora una volta deve accontentarsi dei complimenti degli avversari per il bel calcio mostrato, ma è costretta a tornare a casa a mani vuote con il preciso obiettivo di rialzare la testa già domenica prossima, quando al Superga arriverà il Potenza punito tra le mura amiche dall’Agropoli. Chiudiamo con il pirotecnico 2-2 del comunale di Genzano tra Cynthia e Vultur. Partono forte i castellani che colpiscono una traversa al primo minuto, pian piano però i bianconeri prendono in mano il pallino del gioco e iniziano a creare occasioni da rete che non riescono a sfruttare a dovere. Almeno fino al 24’ quando Petagine insacca la sua prima rete stagionale portando in vantaggio meritatamente gli uomini di Sosa. I bianconeri producono gioco e tante potenziali azioni pericolose ma gli avanti continuano ad avere le polveri bagnate. La ripresa inizia con i bianconeri ancora a dettare gioco ma inspiegabilmente quindici minuti di black out permettono al Cynthia prima di pareggiare sugli sviluppi di un calcio d’angolo, e poi alla mezz’ora della ripresa, di portarsi in vantaggio con una azione di rimessa. La Vultur però reagisce rabbiosamente e giunge al pareggio con un penalty trasformato da Rabbeni, rete che praticamente chiude la partita. “Abbiamo giocato un primo tempo a dir poco perfetto con un gol realizzato su applicazione di uno schema provato in settimana ed eseguito con precisione – ha dichiarato il mister ospite Sosa a fine gara – questo dimostra lo stato di attenzione degli uomini in campo. Al secondo tempo, per circa 30’, è venuto fuori un atteggiamento che mi ha fatto pensare alla prima frazione di gioco di Bisceglie, facendomi temere il peggio. Per questo alla fine non so se essere deluso o felice. Dobbiamo migliorare nell’approccio, nell’attenzione e nella motivazione. A volte sembra che ci accontentiamo ed è proprio allora che gli altri ci attaccano e ci puniscono”.