Per ora il centro di accoglienza a Campo Ascolano non si farà. A dire no alla struttura proposta dall’associazione Virtus Italia, che prevede di ospitare 12 minorenni in condizioni di vulnerabilità in un villino in via Mincio, è stato il Comune di Pomezia a cui, nell’aprile scorso, l’associazione aveva mandato la documentazione per ottenere il via libera. «L’autorizzazione è stata negata perché la documentazione presentata non è completa», dichiarano ermeticamente dal Comune, e non c’è verso di farsi spiegare altro. Ma a esporsi di più è il responsabile della Virtus, Enrico Sanchi, che spiega che il diniego dell’Amministrazione è dovuto a una presunta mancanza di agibilità della struttura. Cosa che ovviamente l’associazione nega.
«Abbiamo già mandato una Pec al dirigente – commenta Sanchi – abbiamo tutta la documentazione in regola e l’agibilità c’era prima e c’è anche adesso». A quanto pare la documentazione relativa all’agibilità era stata inizialmente presentata come un silenzio assenso, rotto però da una richiesta di informazioni del Comune di Pomezia. «Sì, ma fuori dai termini – sostiene Sanchi – e comunque successivamente abbiamo presentato tutta la documentazione richiesta». Nel frattempo, al centro di accoglienza manca ancora l’autorizzazione da parte della Asl Roma 6, e il presidente della onlus che ha vinto il bando del Comune di Roma si dice pronto ad azioni legali contro piazza Indipendenza.