Va bene che i due Comuni, Pomezia e Roma, sono entrambi governati dal Movimento 5 Stelle, ma quando si tratta di garantire la vivibilità del proprio territorio non esistono filiere che tengano. Il 6 aprile scorso Fucci aveva intimato all’allora commissario straordinario della Capitale Francesco Paolo Tronca gli “interventi di rimozione ed avvio a smaltimento e/o recupero di tutti i rifiuti, di bonifica e ripristino delle condizioni igienico sanitarie dei luoghi dell’area cortile e garage della struttura in Via Fellini 9, e di ogni altra operazione necessaria per assicurare la tutela della salute pubblica e dell’ambiente”. Passati quasi due mesi nessuno è intervenuto, così il Comune di Pomezia ha stanziato quasi 10 mila euro per la bonifica e rimozione dei rifiuti, durante la quale è emersa la necessità di effettuare ulteriori interventi: la disostruzione dei pozzetti e la rimozione di lastre in fibra di amianto.
Altri 14mila euro per mettere ulteriormente in sicurezza quelle palazzine, “con l’addebito delle conseguenti spese per l’intervento all’inadempiente”, adoperandosi “per il recupero anche coattivo dell’intera somma sostenuta per tale intervento”. Non esistono, insomma, grillini che tengano: qualsiasi Amministrazione comunale, quando spende dei soldi che non gli competono, è obbligata dalla legge a recuperare quelle somme nei confronti di chi avrebbe dovuto effettuare l’intervento. In caso contrario si prefigurerebbe l’ipotesi di danno erariale.