Un solo pareggio e ben due sconfitte: è decisamente magro il bottino delle tre castellane impegnate nei due raggruppamenti di Serie D al termine del quarto turno di campionato. Partendo dal girone G, secondo pareggio consecutivo per l’Albalonga che, dopo il 3-3 esterno col Flaminia, impatta 1-1 contro il forte Avezzano al Pio XII. Una gara, però, che gli azzurri del presidente Bruno Camerini (tornato nuovamente sulla tribuna al fianco della squadra) avrebbero meritato di vincere stando a quanto sostiene Paolo Lucidi, preparatore dei portieri e vice di Roberto Chiappara squalificato e in tribuna per l’occasione. “Sicuramente abbiamo qualcosa da recriminare, sia per quello che non siamo riusciti a concretizzare in quanto ad azioni da rete sia per un episodio a fine primo tempo in cui ci è stato negato un evidente rigore per un fallo su Panini. Ma su queste cose il nostro stile è sempre stato di non calcare l’accento, tanto ormai non si può tornare indietro”. L’Albalonga è stata sicuramente più intraprendente dell’Avezzano. “Abbiamo giocato oltre un’ora su buoni ritmi e forse la pecca maggiore è stato proprio il non aver concretizzato tutto quello che abbiamo creato – continua Lucidi – Nel finale ci siamo un po’ abbassati, ma non credo ci sia stato un problema fisico, anche se Traditi e La Terra non erano al meglio. Più probabilmente non abbiamo avuto il giusto atteggiamento mentale e l’Avezzano ha preso campo. Peccato non aver gestito meglio il gol del vantaggio siglato da Cruz a inizio gara: sul gol dell’1-1 non abbiamo avuto una buona lettura anche perché sapevamo delle qualità di Bettaje sull’allungo”. Il collaboratore di Chiappara, che ha ritrovato ad Albano dopo le esperienze vissute insieme all’Atletico Roma e al Fidene, giudica positivamente l’avvio di stagione dei castellani. “Abbiamo iniziato il campionato col piede giusto, ma c’è ancora tanto da lavorare anche se il lavoro di Chiappara si vede e la squadra sta pian piano prendendo una sua identità di gioco. Domenica torneremo a giocare tra le mura amiche e affronteremo la Nuorese. Lì c’è un tecnico molto bravo come Mariotti che conosco bene e poi i sardi hanno in organico alcuni giocatori di assoluto spessore. Sarà sicuramente una partita difficile, ma noi abbiamo le nostre armi da poter sfruttare”. Passando al girone H, sono uscite entrambe con le ossa rotte dai rispettivi appuntamenti Città di Ciampino e Cynthia. La compagine genzanese ha lasciato lo scalpo al “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia cadendo sotto i colpi di uno scatenato Gargiulo, autore della doppietta che ha permesso all’Herculaneum di volare al quarto posto in classifica in coabitazione con il Bisceglie. Parte bene l’Herculaneum, pericolosa già al 5’ con Gargiulo. E’ lo stesso bomber due minuti dopo a firmare il gol dell’1-0 deviando in porta dal centro dell’area piccola un calcio d’angolo. Al 12’ si fanno vedere i laziali con Nuovo, ma Mennella è preciso nell’intervento, al 21’ ancora Gargiulo non raccoglie un ottimo invito di Pianese, tirando a lato. Al minuto 32 è ancora protagonista il bomber, che questa volta non riesce a concludere uno splendido contropiede iniziato da Sorrentino. Al 42’ Sorrentino, ispiratissimo, tra i migliori in campo va vicinissimo al raddoppio, ma il suo destro dal limite termina sulla traversa. Il primo tempo si chiude sull’1-0, dopo una semirovesciata di Gargiulo. Nella ripresa non cambia lo spartito, i granata giocano meglio e al 50’ hanno l’occasione del K.O. con capitan Pianese che fallisce un calcio di rigore da lui procurato tirando alto. Al minuto 57 si fa rivedere il Cynthia con un colpo di testa di Porfiri, mentre al 60’ Sorrentino e Conte impegnano Scarsella. Il raddoppio arriva al minuto 76’ quando è ancora super Gargiulo a trafiggere Scarsella sugli sviluppi di un angolo. La partita termina con due espulsioni per il Cynthia (Artistico e Macciocchi), mentre per l’Herculaneum era stato allontanato Pianese dalla panchina dopo la sostituzione. Chiudiamo con la rocambolesca sconfitta del Città di Ciampino nella sfida interna contro il Gelbison. Partita incredibile quella degli aeroportuali che si sono letteralmente suicidati, riuscendo a dilapidare quanto di buono creato in avvio di una gara dai due volti. Alla fine saranno ben otto le segnature di un match che ha visto trionfare la Gelbison per 5-3. Avvio di gara assolutamente ad appannaggio degli aeroportuali che si portano subito in vantaggio grazie alla rete di Damiani che insacca di testa dopo il traversone al bacio di Bosi. Al 12’ arriva anche il secondo goal del Ciampino, sempre di testa, con Trani bravo a deviare alle spalle del portiere ospite la punizione di Carnevali. In campo sempre esserci soltanto il City ed i ragazzi di Santoni si divorano letteralmente il 3-0 al 19’ con Turmalaj che da due passi manda incredibilmente sul fondo. Poteva essere la rete del Ko e invece la Gelbison rientra in partita grazie al guizzo di Passaro che manda le squadre al riposo sul risultato di 2-1. In avvio di ripresa l’episodio che da la svolta al match: Citro, già ammonito, si becca il secondo giallo e lascia i castellani in dieci praticamente per tutto il secondo tempo. Gli ospiti prendono coraggio ed al 17’ riescono a pareggiare con Maggio sugli sviluppi di un calcio d’angolo. E dopo pochi giri di lancette passano anche in vantaggio grazie alla rete di Cappiello. Il Città di Ciampino, con la forza della disperazione, si butta in avanti alla ricerca del pareggio e lo trova al 29’ grazie alla doppietta personale di Damiani. La gara sembra quindi avviarsi sul risultato di 3-3 ma proprio negli ultimi minuti di gioco la Gelbison trova il micidiale uno-due con Yeboa e ancora con Maggio che fissa il risultato sul definitivo 5-3.
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