Si chiama Maria Goretti ed ha 82 anni. È stata chiamata come sua zia, la Santa patrona di Nettuno, Aprilia e Latina. Maria Goretti, in famiglia chiamata Marietta, la martire più amata della pianura pontina, fu pugnalata il 5 luglio 1902 nella casa di Le Ferriere in cui abitava con la famiglia. Morì il giorno dopo, ad appena 11 anni. La sua colpa era quella di aver opposto resistenza al tentativo di violenza sessuale messo in atto da Alessandro Serenelli, la cui famiglia lavorava in società con i Goretti. Secondo l’agiografia, la motivazione della proclamazione della sua santità fu in primo luogo il perdono concesso al suo uccisore, che Maria effettuò poco prima di morire, perdono che condusse alla conversione di Serenelli e, in secondo luogo, il proposito fatto a 11 anni, al momento di ricevere la prima comunione «di morire prima di commettere dei peccati». «Mio padre Mariano aveva nove anni quando avvenne il martirio della sorella – ricorda la signora Maria, che oggi vive a Rovigo –. Ci parlava spesso di Nettuno, della morte di Marietta ,ma tutte le notizie le abbiamo apprese dai libri. Ho letto tanti volumi scritti su Santa Maria Goretti: per me è un orgoglio incredibile essere sua nipote».
La signora Maria aveva 20 anni quando la celebre zia fu santificata, il 24 giugno 1950. «Faceva caldissimo. Io e la mia famiglia siamo stati ricevuti in Vaticano da Papa Pio XII: con me c’erano mia nonna Assunta, mio papà, mio fratello Natale e mio cugino Carlo. Nonna fu ospitata nel Palazzo Apostolico: era la prima volta che ad una cerimonia di santificazione assisteva anche la mamma della Santa. Ricordo parole d’affetto del Pontefice, una grandissima emozione». E Nonna Assunta? «veniva sempre a trovarci, lei stava a Corinaldo, nella sua città natale, purtroppo poi con la mia famiglia ci siamo trasferiti in Campania e non l’ho più vista. Negli ultimi anni aveva problemi di salute, era sulla sedia a rotelle, ma non perdeva occasione di parlare di quella bambina morta così giovane. Per lei non era la Santa, era semplicemente sua figlia». Nel 2001 Maria Goretti venne con i fratelli in visita nei luoghi del martirio della zia: «Ho visto i luoghi in cui è cresciuta la mia famiglia, mi ha fatto un immenso piacere sapere che mia zia, Santa Maria Goretti, è così amata dalle vostre parti».
Il Comune di Latina ha predisposto un intenso calendario per celebrare il 110° anniversario della morte della santa bambina. Quale è l’eredità di Santa Maria Goretti? «L’onestà e l’obbedienza sono i valori che ci tramandiamo nella nostra famiglia, valori che erano caratteristici di mia zia Maria».