Sciarra, un campionato a due facce quello della squadra che lei segue. Cosa è cambiato dalla gara contro il Carso, prima vittoria stagionale, in poi? “I ragazzi hanno cambiato l’approccio al lavoro settimanale. Con mister Bussi erano molto nervosi, perché il tecnico proponeva un certo tipo di lavoro che negli anni passati aveva avuto ottimi risultati, ma per i giocatori era troppo difficile. Il che, ovviamente, non significa che le idee di mister Bussi fossero sbagliate, questo va chiarito. Ma i ragazzi non riuscivano a seguire i suoi dettami, questo li innervosiva e non riuscivano ad esprimersi al meglio in campo. Con l’arrivo del nuovo tecnico è stata concessa maggiore libertà ai giocatori, lasciandogli esprimere le loro qualità nel modo a loro più congeniale. La maggiore tranquillità credo sia stata la chiave per invertire la tendenza dei risultati”.
Oltre all’aspetto mentale, l’arrivo di mister Verardi che novità ha portato? “Schemi più semplici. Mister Bussi aveva in mente un gioco che, se fosse riuscito a farlo comprendere ai ragazzi, avrebbe portato uno spettacolo molto bello da vedere e anche molto efficace, come dimostrano le sue precedenti esperienze nel settore giovanile della nostra società. Mister Verardi, invece, ha dato poche direttive ma semplici, i giocatori le hanno recepite in breve tempo e sono riusciti a metterle subito in pratica”.
Come dirigente responsabile della squadra lei che contributo ha dato nel momento di difficoltà? Come ha cercato di aiutare tecnico e giocatori? “A mister Bussi suggerivo di lasciare più libertà ai ragazzi, senza portare le sue idee con troppa fermezza. Ma è anche giusto che ogni allenatore segua il suo metodo, che tra l’altro per Bussi aveva avuto anche successo in passato. La stessa cosa ho detto a mister Verardi che, non conoscendo la squadra, per mettere alla prova i ragazzi ha seguito il mio consiglio, interpretando poi le indicazioni arrivate dai giocatori”.
I giocatori come hanno affrontato le difficoltà di questo campionato? “La squadra lo scorso anno nella propria categoria è arrivata terza, quindi i ragazzi erano consapevoli delle loro qualità e si rammaricavano dei risultati negativi. C’è anche da dire che ad inizio anno c’erano stati degli innesti, la rosa contava 25 giocatori. Purtroppo non tutti si sono inseriti bene e, alle prime difficoltà, il gruppo si è ridotto fino ad arrivare agli attuali 19 elementi. Ora però la situazione si è stabilizzata, il gruppo è tornato in sostanza quello dello scorso anno. Tutti si stanno impegnando al massimo, nessuno è più sicuro di avere il posto anche saltando qualche allenamento. Ripartire tutti da zero, dallo stesso livello visto che mister Verardi non conosceva i giocatori, credo sia stato uno degli aspetti che hanno contribuito al cambio di rotta”.
Ci possono essere dei rimpianti per questa squadra? La posizione in classifica rispecchia le aspettative di inizio stagione o si poteva puntare a qualcosa in più? “Beh vedendo quello che la squadra ha fatto lo scorso anno, di certo qualche ambizione in più l’avevamo. Probabilmente avendo dall’inizio lo stesso atteggiamento di adesso, potendo contare ancora su una rosa ampia invece di costringere molti giocatori a giocare fuori ruolo, le cose sarebbero potute andare diversamente. Secondo il mister siamo ancora intorno al 60-70% delle nostre potenzialità e, visti i buoni risultati ottenuti contro le squadre in testa al nostro girone, questo la dice lunga su ciò che la squadra poteva fare in questo campionato”.
Volley Femminile prima divisione
Antonio Maillaro: “l’approccio è stato sbagliato sicuramente perché in una palestra del genere con un sole che non ti permetteva di giocare è stato complicato, comunque non voglio cercare scuse, le ragazze probabilmente sono arrivate scariche a questo appuntamento. Un campo in cui non si poteva proprio giocare però ripeto noi abbiamo sbagliato tantissimo, non eravamo agonisticamente preparati forse”.
Marzia Mariani: “Ci siamo trovate in difficoltà da subito, appena entrate in campo a causa della condizione climatica, a mio avviso la palestra non era omologata per quell’orario, però come ha detto il coach non è una scusa, avevamo tra l’altro anche parecchie defezioni e questo ha logicamente peggiorato la situazione. E’ stato difficile anticipare il pallone che è la cosa più importante, è chiaro che se non sai dove sia la palla non puoi anticiparla anche loro quando sono state nel campo contro sole hanno sofferto, infatti avevamo un parziale di 22-10. Era una squadra contro la quale avremmo potuto fare risultato se avessimo giocato su un altro campo. Adesso sarà difficile continuare la risalita verso i play off ma il nostro obiettivo è anche e soprattutto quello di formare e far crescere le giovani atlete, tant’è che abbiamo fatto entrare nella nostra rosa tre ragazze dell’under 13/14, la corsa al campionato c’è fino ad un certo punto. L’obiettivo minimo erano i play off, ci proveremo ma non sarà facile. La nostra corsa la facciamo sul Volta.