Sconfitta immeritata per la Lupa Castelli Romani in casa della corazzata Benevento. I ragazzi di Di Franco infatti, nonostante una gran partita, vengono superati per 1-0 dai padroni di casa a quattro minuti dal termine e restano sul fondo della classifica. Ha deciso l’incontro un’incornata di Mazzeo. È un Giuseppe Di Franco arrabbiato quello che si presenta nella sala stampa dello stadio Vigorito al termine della gara persa dai suoi contro il Benevento. Arrabbiato perché la sua Lupa avrebbe meritato di più, invece torna a casa con l’amaro in bocca nonostante la consapevolezza di aver disputato una gara importante. “Credo che in campo non si sia vista una grande differenza sul piano di gioco tra le due squadre”, commenta Di Franco, “nonostante il Benevento annoveri giocatori di un certo spessore che sono un lusso per la categoria. A livello di mole di gioco, i giallorossi hanno prodotto tanto, ma le migliori occasioni sono state le nostre. Siamo stati forse poco cattivi in fase conclusiva, ma ai ragazzi non posso che fare un applauso per come hanno giocato. Sono arrabbiato, è vero, perché avremmo meritato almeno un punto per le occasioni create, ma manteniamo accesa quella fiammella che ci porta a sperare di arrivare nei play out. Chi toglierei al Benevento? Nessuno. Mi tengo i miei giocatori perché per me in questo momento sono i più forti che ci sono”. A chi commenta, quasi stupito, il fatto che la Lupa sia arrivata a Benevento giocandosi la sua partita a viso aperto, il tecnico romano risponde così: “Avevo dichiarato già nei giorni scorsi che avremmo giocato la nostra gara, perché non avrebbe avuto senso fare da sparring partner al Benevento. Negli ultimi minuti forse abbiamo un pò calato la concentrazione a livello mentale, ed abbiamo pagato la nostra inesperienza nella categoria. Obiettivamente, credo che avremmo meritato qualcosa in più, ma guardiamo avanti. Ci sono 45 punti ancora a disposizione da qui al termine del campionato e noi abbiamo l’obbligo di crederci, perché se continuiamo ad allenarci in questo modo possiamo ancora provare a fare questo miracolo”.
25/01/2016