Sono due gli indagati per la morte di Daniele Gasbarrone, di Sonnino, e Alessandro Fanella, di Giulianello di Cori, che insieme a un loro collega di Torrita di Siena, Enrico Amati, hanno perso la vita in un incidente sul lavoro a Lamezia Terme, impiegati in una ditta di Latina, la Ilsap Bipro. L’inchiesta, aperta dalla procura di Lamezia Terme dopo l’esplosione del silos, vede indagati l’amministratore unico della società Maurizio Martena, iscritto sul registro degli indagati all’indomani della tragedia perché responsabile della sicurezza, e Salvatore Martena, socio-lavoratore della Ilsap, anche in questo caso l’iscrizione sembra essere un atto dovuto. I due sono difesi dall’avvocato Francesco Pagliuso.
Il pubblico ministero, Luigi Maffia, ha anche disposto il sequestro dello stabilimento in cui è avvenuto l’incidente e affidato al medico legale il compito di eseguire le autopsie. L'incidente è avvenuto in un silos dell'industria per la trasformazione di oli combustibili che è esploso all'interno dello stabilimento di San Pietro Lametino della Ilsap Biopro, l'azienda che produce oli raffinati, biomasse, glicerina e biodiesel. Gli operai morti sono stati investiti da una fiammata improvvisa mentre stavano facendo lavori di saldatura.
Una donna che ha assistito all'incidente ha detto di avere sentito uno scoppio e di avere visto una fiammata e qualcosa che volava in aria. Profondo il cordoglio nei due paesi dai quali erano partiti i due giovani saldatori: erano conosciuti e stimati da tutti perché due giovani bravi ragazzi. I sindaci di Cori, Tommaso Conti, e Sonnino, Luciano de Angelis, hanno fatto visita alle famiglie dei due ragazzi. Con loro il Prefetto di Latina, Antonio D’Acunto, che ha portato anche le condoglianze del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il Comandante del reparto territoriale dei Carabinieri di Aprilia, tenente colonnello Andrea Mommo.
Lamezia Terme, due indagati
Operai pontini morti, indagati l'amministratore unico ed il socio lavoratore
