Hanno rischiato di essere le ennesime vittime di una modalità di furto che si ripete sempre più spesso a Roma, per le trafficate vie del centro. Raquel e David, due turisti spagnoli in vacanza nella Capitale, intorno alle 15 di ieri sono stati circondati da un gruppo di cinque ragazzini nella zona del Colosseo. Quando la donna ha gridato aiuto, attirando l’attenzione dei motociclisti del Gruppo Sicurezza Sociale Urbana, al suo amico era già stato tolto il portafogli.
Gli agenti sono intervenuti circondando il gruppo di piccoli malviventi e sono riusciti a recuperare la refurtiva, restituita ai legittimi proprietari nel comando di via Macedonia. Il portafogli rubato conteneva, oltre al denaro, carte di credito e documenti importanti. I ragazzini, invece, sono stati affidati su ordine del giudice dei minori a una struttura protetta.
“Gli agenti della Polizia di Roma Capitale in servizio nelle aree archeologiche conoscono bene questo fenomeno, e appena notano questi gruppetti li seguono, talvolta fermandoli e controllando le borse per trovare eventuali portafogli o cose rubate. Sono minorenni – fanno sapere gli agenti – dai nove ai quindici anni, e provengono dai campi rom di Castel Romano, oppure da quelli di via Candoni o via Salone. Si muovono rapidamente e si spostano nelle aree turistiche in cerca di borse aperte, tasche posteriori dei pantaloni con portafogli in vista, fotocamere o altri oggetti lasciati incustoditi per pochi attimi. Se non trovano nulla, circondano le vittime designate: una ragazza, una persona anziana o un turista distratto dalle bellezze della città. Attendono il momento giusto per infilare le mani in una tasca o in una borsa, oppure per strappare un cellulare di mano e correre via. Catturarli in flagranza non è facile, spesso il bottino passa subito ad altre mani, è necessario scrutare continuamente tra la folla ed essere pronti a percepire un grido di aiuto tra i rumori del traffico”.