La tecnologia al servizio della salute del cittadino: questa l'ambizione del nuovo progetto della CSE, l'app "CSE Salvami", gratuita, per sistemi Android, iOS e Windows Phone, presentata martedì 11 febbraio presso il Centro Armonia. Il progetto è stato introdotto dall'avvocato Maria Grazia Amato, che ha curato in toto l'aspetto legale del progetto: " Il progetto è tra i primi, se non il primo, nel suo genere. E' un servizio rivolto agli utenti e basato sugli utenti stessi". "L'app non vuole e non deve sostituire l'ente pubblico, ma vuole invece favorire un soccorso rapido. Il funzionamento - prosegue Christian Manzi della CSE - con un tasto al centro dell'app, attivato da chi è sul posto, parte il procedimento. Un altro utente riceve una notifica che, se accettata, permette di essere guidati sul posto da dove è partita la segnalazione grazie alla geolocalizzazione". Gli fa eco il dottor Gianluca Monaco:"Uno dei punti principali è la rapidità dell'intervento: pochi minuti in più o in meno fanno la differenza, permettendo, con una manovra semplice e rapida, di attivare qualcuno che può essere di supporto nella fase iniziale. Se il potenziale soccorritore è in grado di poter fare qualcosa in più, si apporta un notevole vantaggio in attesa dei soccorsi".Il 118 è escluso? "Assolutamente no, l'app in tal caso va incontro ad alcune categorie che non riescono a riferire con mezzi convenzionali - spiega l'avvocato Angelo Amato - la necessità di intervento alle autorità. È un chiaro esempio di tecnologia applicata verso il sociale. L'Italia ha molte normative, e ci sono vantaggi e svantaggi, ma in molti casi possiamo essere d'esempio per il diritto internazionale". L'app sarà lanciata nei prossimi quindici giorni.
Soccorso rapido
Presentata l'app "CSE Salvami" a Latina: tecnologia al servizio del sociale
