Si tratta di una vicenda poco conosciuta e sorprendente che tocca in modo diretto l’Agro pontino e che aggiunge un tassello importante agli studi sulla storia politica delle donne italiane. La Caligaris, originaria di Vercelli, giunse a Sezze giovanissima nel 1904 per insegnare nelle scuole elementari del paese. Ben presto si mise in luce per le sue idee socialiste, per una intensa attività politica e sindacale a sostegno delle famiglie contadine dei Monti Lepini, specie delle donne, per la loro emancipazione economica e sociale e delle maestre elementari che rappresentava nei vertici regionali dell’Unione Magistrale Nazionale. A Sezze sposò il prof. Temistocle Velletri, futuro sindaco del paese e leader del socialismo nei paesi della palude, insieme al quale formò una “terribile” coppia che per vent’anni agitò l’Agro pontino.
Alla vigilia della Grande Guerra la presenza di una donna capace di tenere comizi nelle piazze dei paesi lepini e della pianura pontina era al tempo una novità assoluta, le forze di polizia annotavano che la Caligaris “aveva un forte ascendente sulle donne del popolo” che sempre più numerose si iscrivevano alle Leghe contadine. Il fascismo la bandì del paese alla vigilia della marcia su Roma, costringendola a rifugiarsi a Velletri con la famiglia. Caduto il regime però il Psi di Pietro Nenni premiò il suo impegno inserendola nella Consulta nazionale per la Costituente, un parlamento transitorio nominato dai partiti del CLN nel 1945 e dove per la prima volta tredici donne varcarono la soglia di Palazzo Montecitorio come rappresentanti politiche. Nella piccola pattuglia femminile spiccavano anche i nomi della democristiana Angela Maria Guidi Cingolani e della comunista Teresa Noce, che l’anno successivo sarebbero state elette all’Assemblea Costituente. Ma la più anziana tra di loro era la maestra socialista Clementina Caligaris, una pioniera della militanza politica femminile, capace di attraversare l’Italia liberale, fascista e repubblicana, un profilo ricostruito da Dario Petti attraverso profonde ricerche d’archivio e giornali d’epoca. Ad affiancare l’autore nella presentazione del libro saranno il sindaco Anna Maria Bilancia, l’assessore alla cultura Sonia Quattrociocche e il presidente della Compagnia dei Lepini Quirino Briganti.