Si chiamano Herbal Mixture e sono miscele a base di erbe sintetiche destinate ad essere fumate ed hanno effetti simili a quelli della marijuana e dell’hashish. E’ la nuova frontiera della droga, che sembra stia dando i suoi frutti anche a Latina. Questa nuova sostanza sintetica è acquistabile in Internet, in forma anonima e può essere recapitata sotto forma di incenso o altre diciture ma soprattutto ed è questo l’elemento di maggiore pericolosità, non è rintracciabile dai moderni mezzi di rilevazione di droghe.
Ma danni e assuefazione non sono prerogative solo delle sostanze definite come droghe. Anche alcuni farmaci, come il Rivotril, possono avere effetti “sballanti”. Questo dovrebbe essere prescritto solo per curare l’epilessia in neonati e bambini ma spesso non è così. Si tratta di una banalissima benzodiazepina (la categoria di ansiolitici, antiepilettici etc…) ma se viene associata all’alcol produce effetti molto simili a quelli dell’eroina.
La droga più diffusa a Latina pare essere ancora l’eroina, utilizzata da circa il 70% dei pazienti, seguita dalla cocaina. Questi dati, però, riguardano i pazienti in cura al Sert e non tiene conto dei tanti, soprattutto giovani, che comunque fanno uso di droghe cosiddette leggere, come la cannabis o l’hashish, o assumono saltuariamente droghe sintetiche come Lsd e anfetamine. Droghe subdole che non creano sempre dipendenza fisica (è il caso dell’Lsd) ma che rendono psicologicamente debole l’assuntore che è portato a “sentirsi vivo” in alcune circostanze solo se sotto l’effetto di droghe.
Un’altra tendenza significativa registrata dagli operatori del Sert riguarda il numero di stranieri tossicodipendenti. Questi rappresentano ormai il 25% dei pazienti in cura e si dividono sostanzialmente in due famiglie d’origine: il gruppo più nutrito è rappresentato da pazienti provenienti dai Paesi dell’est, l’altro composto da nord africani. La maggior parte di questi sono uomini adulti e consumatori di eroina ma tra loro vi è una differenza sostanziale: i primi sono soliti iniettarsi la droga per via endovenosa i secondi invece la inalano. Un comportamento, quest’ultimo, che riduce al minimo la trasmissione di malattie come le Epatiti, a cui i nord africani appaiono meno soggetti anche se inclini a malattie come l’Hiv dovute soprattutto a rapporti sessuali non protetti.
Ma danni e assuefazione non sono prerogative solo delle sostanze definite come droghe. Anche alcuni farmaci, come il Rivotril, possono avere effetti “sballanti”. Questo dovrebbe essere prescritto solo per curare l’epilessia in neonati e bambini ma spesso non è così. Si tratta di una banalissima benzodiazepina (la categoria di ansiolitici, antiepilettici etc…) ma se viene associata all’alcol produce effetti molto simili a quelli dell’eroina.
La droga più diffusa a Latina pare essere ancora l’eroina, utilizzata da circa il 70% dei pazienti, seguita dalla cocaina. Questi dati, però, riguardano i pazienti in cura al Sert e non tiene conto dei tanti, soprattutto giovani, che comunque fanno uso di droghe cosiddette leggere, come la cannabis o l’hashish, o assumono saltuariamente droghe sintetiche come Lsd e anfetamine. Droghe subdole che non creano sempre dipendenza fisica (è il caso dell’Lsd) ma che rendono psicologicamente debole l’assuntore che è portato a “sentirsi vivo” in alcune circostanze solo se sotto l’effetto di droghe.
Un’altra tendenza significativa registrata dagli operatori del Sert riguarda il numero di stranieri tossicodipendenti. Questi rappresentano ormai il 25% dei pazienti in cura e si dividono sostanzialmente in due famiglie d’origine: il gruppo più nutrito è rappresentato da pazienti provenienti dai Paesi dell’est, l’altro composto da nord africani. La maggior parte di questi sono uomini adulti e consumatori di eroina ma tra loro vi è una differenza sostanziale: i primi sono soliti iniettarsi la droga per via endovenosa i secondi invece la inalano. Un comportamento, quest’ultimo, che riduce al minimo la trasmissione di malattie come le Epatiti, a cui i nord africani appaiono meno soggetti anche se inclini a malattie come l’Hiv dovute soprattutto a rapporti sessuali non protetti.
04/12/2014