Il Sindacato di Polizia Penitenziaria – Sippe ha inviato una lettera al Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria per il Lazio, al Direttore della Casa Circondariale di Velletri, al Garante dei detenuti del Lazio, al Vice Capo Vicario del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e ai Gruppi Consiliari del Consiglio Regionale Lazio, per comunicare che dal 1 dicembre 2014 il personale aderente al Sippe presso il penitenziario di Velletri si asterraÌ€ dalla mensa obbligatoria di servizio. La carenza di risorse umane costringe i poliziotti penitenziari ad eseguire turni massacranti che si pongono in netto contrasto con le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. “A quanto pare – dichiara in una nota Carmine Olanda, segretario locale del Sippe – le varie manifestazioni di protesta e l’appello del Garante dei detenuti non sono sufficienti a far comprendere che al Carcere di Velletri c’eÌ€ una difficile situazione che potrebbe compromettere il normale svolgimento dei servizi istituzionali”. “Il carcere di Velletri – continua Olanda – presenta, dopo le carceri romane, il piuÌ€ alto numero di detenuti ristretti (553) ed eÌ€ secondo solo a Rebibbia per detenuti definitivi (359)”. Il Sippe si chiede come mai il Provveditorato e il Dipartimento non richieda il rientro dei poliziotti trasferiti in altri palazzi del potere, visto l’enorme carenza di personale a Velletri. Il Sippe quindi chiede il rientro immediato di tutti i distaccati e ogni provvedimenti che garantiscano l’ordine e la sicurezza interna.