Via libera alla nona farmacia a Cisterna. Ma a dettare le regole è il Consiglio di Stato, a cui si erano rivolti sia il Comune che il dott. Filippo Parisella. Si è concluso così, dopo due anni, il braccio di ferro tra l’ente pubblico e il farmacista di corso della Repubblica.
Nel 2012 venne dato il via libera a livello nazionale all’apertura di altre farmacie. Il piano per le nuove attività doveva essere approntato dai Comuni e poi, bandito il concorso, l’ok definitivo doveva essere dato dalla Regione. Vi fu subito una levata di scudi da parte di chi, gestendo da anni una farmacia, doveva confrontarsi con la concorrenza. E Cisterna non fece eccezione.
A impugnare i provvedimenti comunali e regionali fu il dott. Parisella, titolare dell’attività di corso della Repubblica. Il farmacista, però, non contestò il via libera ad altre aperture, ma la sede scelta per la nona farmacia, sostenendo che era troppo vicina alla sua e allo stesso tempo distante da quella comunale, garantendo così il giro d’affari per la pubblica amministrazione a discapito del suo. Il Tar di Latina, lo scorso anno, ritenendo che ad approntare il piano per le nuove farmacie non fosse competente la giunta comunale, ma il Consiglio, annullò i provvedimenti impugnati. Sembrava proprio che Cisterna dovesse dire addio ad altre farmacie e che tutto dovesse restare invariato.
Il Comune ha fatto però appello e a quel punto a rivolgersi al Consiglio di Stato è stato lo stesso Parisella. I giudici di Palazzo Spada hanno infine avallato le ragioni dell’ente pubblico, ritenendo che la competenza sul piano delle farmacie potesse essere tranquillamente della giunta, ma hanno ritenute valide pure le ragioni del farmacista, il quale ha sottolineato come a Palazzo avessero preso il provvedimento sulle nuove sedi farmaceutiche senza raccogliere il parere “obbligatorio” dell’Asl e dell’Ordine dei farmacisti. Palazzo Spada ha così dato l’ok alla nuova attività, precisando però che dovrà essere individuato un luogo diverso da quello che sin dall’inizio ha contrastato il dott. Parisella. Nuova farmacia dunque, ma con nuove regole.
Nel 2012 venne dato il via libera a livello nazionale all’apertura di altre farmacie. Il piano per le nuove attività doveva essere approntato dai Comuni e poi, bandito il concorso, l’ok definitivo doveva essere dato dalla Regione. Vi fu subito una levata di scudi da parte di chi, gestendo da anni una farmacia, doveva confrontarsi con la concorrenza. E Cisterna non fece eccezione.
A impugnare i provvedimenti comunali e regionali fu il dott. Parisella, titolare dell’attività di corso della Repubblica. Il farmacista, però, non contestò il via libera ad altre aperture, ma la sede scelta per la nona farmacia, sostenendo che era troppo vicina alla sua e allo stesso tempo distante da quella comunale, garantendo così il giro d’affari per la pubblica amministrazione a discapito del suo. Il Tar di Latina, lo scorso anno, ritenendo che ad approntare il piano per le nuove farmacie non fosse competente la giunta comunale, ma il Consiglio, annullò i provvedimenti impugnati. Sembrava proprio che Cisterna dovesse dire addio ad altre farmacie e che tutto dovesse restare invariato.
Il Comune ha fatto però appello e a quel punto a rivolgersi al Consiglio di Stato è stato lo stesso Parisella. I giudici di Palazzo Spada hanno infine avallato le ragioni dell’ente pubblico, ritenendo che la competenza sul piano delle farmacie potesse essere tranquillamente della giunta, ma hanno ritenute valide pure le ragioni del farmacista, il quale ha sottolineato come a Palazzo avessero preso il provvedimento sulle nuove sedi farmaceutiche senza raccogliere il parere “obbligatorio” dell’Asl e dell’Ordine dei farmacisti. Palazzo Spada ha così dato l’ok alla nuova attività, precisando però che dovrà essere individuato un luogo diverso da quello che sin dall’inizio ha contrastato il dott. Parisella. Nuova farmacia dunque, ma con nuove regole.
20/11/2014