Ma c’è un problema ancora più grave che va a pregiudicare il lavoro fatto dall’ufficio tributi: molti cittadini non hanno ricevuto a casa il bollettino per il pagamento della Tari. “Ne siamo a conoscenza e questo è un fatto abbastanza grave – spiega l’Assessore alle Finanze Roberto Mastrofini – e questo spiega il grande afflusso di pubblico in questi giorni all’Ufficio Tributi. Siamo abbastanza arrabbiati per questa cosa, Poste Italiane ci aveva garantito di aver superato le difficoltà legate alla carenza di personale e quindi che avrebbero garantito la consegna per tempo dei bollettini. Così non è stato e per questo abbiamo convocato Poste Italiane per questo venerdì alle ore 10 per discutere di questo problema”.
Già, un problema. Sono tanti coloro che non hanno ricevuto nulla a casa e che dunque si ritengono “esonerati” dal pagamento della Tari. Chi ha avuto qualche scrupolo in più ed ha sempre pagato la tassa sui rifiuti si è affacciato all’Ufficio Tributi per regolare il proprio conto. Altri faranno invece orecchie da mercante e glisseranno. Con il rischio di pagare poi con more e sanzioni non appena gli arriverà a casa. “La tassa va pagata, su questo non c’è dubbio”, conclude l’Assessore Marafini. La devono pagare anche coloro che hanno un capannone improduttivo: molti sono rimasti allibiti leggendo il regolamento sulla Tari e scoprendo che c’era anche quella categoria tra gli immobili sottoposti a tassazione. In realtà la regola non è cambiata con il passaggio da Tares a Tari: andava pagata anche prima. Chi si è posto la domanda, con tutta probabilità, è in difetto e sarebbe bene che andasse a regolarizzare la propria posizione prima che gli arrivi l’accertamento.