Non dovrebbe essere compito degli studenti dare all’università del Polo Pontino la dignità che merita di avere, eppure sono proprio loro a rimboccarsi le mani per far funzionare le cose. Mensa, parcheggi, diritti negati. I rappresentanti degli studenti di Sapienza in Movimento si muovono costantemente, anche se a volte nell’ombra, per riavere quello che gli spetta di diritto. Nella giornata di ieri, ad esempio, hanno avuto le risposte che aspettavano dal direttore generale di Laziodisu. Ma vediamo una questione per volta.
IRRAGGIUNGIBILE MENSA
Il problema più grave avvertito dai ragazzi che frequentano quotidianamente l’università con sede a Latina è l’assenza della mensa da un anno e mezzo. Si sa: la maggior parte degli studenti è fuori sede e pagare per intero un pasto non è un problema da poco. I rappresentanti degli studenti si sono mossi dal principio in merito alla questione. Prima di tutto hanno alzato la voce perché si è trattata di una vera e propria privazione dei loro diritti: pagando la tassa universitaria hanno diritto a poter usufruire della mensa. Poi hanno avanzato due proposte: riavere indietro una parte dei soldi versati o non pagare per un periodo di tempo il servizio che verrà ripristinato. Ma il direttore generale con cui hanno parlato i ragazzi ha spiegato loro quanto siano poco realizzabili le proposte: la tassa è forfettaria e non scomputabile in tranche di servizi. Una rassicurazione, però, è arrivata: entro gennaio il servizio mensa tornerà attivo. È una promessa.
DUE PROPOSTE PER IL PROBLEMA PARCHEGGI
Chi frequenta quotidianamente l’università lo sa: girare mezz’ora per cercare un parcheggio gratuito o pagare il ticket ogni giorno per andare a lezione è snervante. Anche in questo caso, è un diritto dello studente avere un posto auto riservato di cui poter usufruire. Per questo i ragazzi si sono battuti e sono vicini al traguardo. Hanno personalmente analizzato come poter risolvere il problema e sono giunti a due possibili conclusioni, presentate al Cersites di cui è la competenza. Il primo modo per ovviare al problema è dotare gli studenti universitari di un bollino giallo da installare all’interno della propria auto. Un incaricato potrebbe occuparsi di verificare se le macchine all’interno del parcheggio universitario di via Doria presentano il bollino e, in caso contrario, portarle via. Ma per rendere realtà questa ipotesi occorre pagare un privato ed istituire un sistema che prima va meglio studiato. Il Cersites, quindi, ha scartato la possibilità. La seconda proposta avanzata è molto più semplice e realizzabile e per questo ha visto la piena approvazione da parte del Cersites, probabilmente anche per il basso costo che richiede. Si tratterebbe di una semplice sbarra per permettere solamente agli studenti dotati di tessera Sapienza di accedere al parcheggio gratuito e parcheggiare l’auto.
PER COMPENSARE ALLE MANCANZE
Ma non è finita qui. Seppure i rappresentanti degli studenti non siano riusciti ad avere indietro la somma che hanno erogato senza godere dei servizi, qualcosa l’hanno ottenuta. Riservandosi di visionare i progetti, c’è l’ok per ristrutturare le pertinenze della facoltà di ingegneria. Si tratta di due gabbiotti da 100 mq l’uno che dopo i lavori potrebbero avere polivalenti funzioni: da aula studio a distrubuzione pasti. Nel giro di un anno, l’idea degli studenti potrebbe diventare realtà.
Se anche tutto questo non vedrà mai luce e le promesse di Laziodisu resteranno parole come lo sono state lo scorso anno, gli studenti hanno comunque il merito di essersi battuti, ancora una volta, per il futuro dell’università di Latina.